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Acqua Campania e Regione fanno pace

by Redazione
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Fra le tante bollette che paghiamo c’è anche quella dell’acqua, ovviamente. La incassa chi gestisce la rete di distribuzione cittadina che, a sua volta, ha pure lui una bolletta da pagare, quella della fornitura idropotabile all’ingrosso. A chi? Perlopiù alla società privata Acqua Campania spa.

Funziona così in base ad una concessione regionale del 1992, tutt’ora vigente ancorché adeguata nel tempo, sulla quale, per 24 anni, nessuno ha mai avuto niente da ridire.

Nel novembre del 2016, però, Acqua Campania presentò un ricorso chiedendo alla Regione il pagamento di 27 milioni di euro, più interessi. Palazzo Santa Lucia non reagì bene e pretese, lei, il pagamento di 297 milioni di euro (!), nonché la risoluzione del rapporto contrattuale per mancata rendicontazione e indebita appropriazione di somme.

Si sa che in sede di causa si sparano grosse a fini strumentali, infatti fu subito aperto un “tavolo tecnico”, appositamente istituito presso gli uffici del Gabinetto regionale, per trovare un accordo.

Ebbene, pare che lo abbiano raggiunto. Ci risulta, infatti, che alcuni giorni fa sia stato sottoscritto un verbale transattivo e che nelle prossime settimane le cause verranno cancellate.

Ci farebbe piacere poter commentare la notizia dicendo che così riparte una concessione che produrrà investimenti e lavoro, ma non conosciamo ancora il testo dell’accordo, che allo stato non è pubblico.

Lo chiederemo ad entrambe le parti, insieme ai loro eventuali commenti.

Tutta la vicenda, in verità, della quale in passato noi abbiamo dato conto, se ne avete voglia potete andare a riprendere gli articoli sul nostro sito, è stata trattata con particolare riserbo.

Di solito è giusto, ma in questo caso si tratta di soldi nostri, denaro delle nostre tasse e delle nostre bollette, e non è una faccenda privata. I cittadini/utenti e i lavoratori coinvolti dovrebbero essere compiutamente informati da chi, a vario titolo, riveste ruoli pubblici.

Si chiama trasparenza.

di Redazione