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Attività e numeri dei porti campani. L’Autorità portuale assume.

by Redazione
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Oggi, in conferenza stampa, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale (Napoli, Salerno, Castellammare), Pietro Spirito, ha illustrato il bilancio di previsione 2019 approvato dal Comitato di Gestione e i dati sull’andamento del traffico nei primi 9 mesi del 2018 e sull’attività degli uffici security, demanio e tecnico.

Si prevede un avanzo economico di un milione e 631mila euro, un avanzo di amministrazione di oltre 192 milioni e un avanzo finanziario di 99 milioni, mentre gli investimenti con fondi dell’Autorità sono vicini ai 10 milioni di euro e quelli finanziati superano i 31 milioni.

Spirito ha definito il bilancio “prudente”, perché tiene conto della crescita significativa dei tre scali, soprattutto nei settori crociere e container, ma anche di uno scenario macroeconomico che potrebbe determinare un rallentamento, soprattutto nel traffico merci. Le aspettative di sviluppo sono sostanzialmente legate al funzionamento della ZES, il cui organismo di gestione a metà gennaio lancerà la call per attrarre investimenti.

A tutto settembre 2018, Napoli e Salerno insieme registrano i seguenti aumenti, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente: 12,15% del traffico crocieristico (892.058 passeggeri); 2,66% di quello locale (6.335.779); 4,69% dei contenitori (760.579 TEU); 5,32% delle rinfuse liquide (solo Napoli, 3.968.721 tons). In flessione, invece, il traffico RO.RO. del 6,16% che però precedentemente era cresciuto molto.

Scomponendo i dati, abbiamo: crociere Napoli +11,47% (822.476 passeggeri), Salerno +20,81% (69.582); containers Napoli +7,81% (417.668 TEU), Salerno +1,11% (342.911).

“Ragionevolmente soddisfatto” di questi numeri e del funzionamento dei suoi uffici, che dovranno comunque migliorare l’efficienza nella risposta ai concessionari, il Presidente ha rimarcato che, a fronte di una pianta organica ottimale, ma irraggiungibile, di 150 unità, ve ne sono attualmente in forza solo 100 e nel corso del 2019, quindi, sarà garantito il turn over con l’assunzione di tanti giovani quanti lavoratori andranno in pensione e si procederà anche ad ulteriori 6 assunzioni aggiuntive.

Sul fronte della sicurezza, per rendere omogeneo il servizio nei tre porti, si è proceduto all’assegnazione di un unico appalto di sorveglianza. Analogamente per il servizio di pulizia e conferimento dei rifiuti.

Per quanto riguarda il demanio, si procederà al posizionamento di nuovi bacini di carenaggio a Napoli e alla valorizzazione dei pontili di Mergellina. A Salerno, una porzione dell’edificio “Stazione Marittima di Salerno” è stato affidato in concessione provvisoria per consentire i lavori di dragaggio al Molo Manfredi. A Castellammare: sarà allocata la “Academy Fincantieri” per la formazione, in particolare nel settore della carpenteria metallica navale; sono stati assegnati 2 lotti, degli 8 previsti, per attività di ristorazione alla “Banchina dell’Acqua della Madonna”; nell’ambito del settore mega e giga yacht, si è proceduto con la concessione “Stabia Main Port”.

I lavori. Completate opere per un valore complessivo di oltre 300 milioni di euro, divisi in 24 interventi: da quelli di adeguamento della Nuova Darsena (strutture cassa colmata e banchina + altri) a quello del molo Vittorio Emanuele, dal consolidamento del molo Immacolatella Vecchia e del molo San Vincenzo alle gru sul molo Bausan, ecc. Ultimata la risagomatura dei fondali a Salerno, nelle more del dragaggio.

Ancora lungo l’elenco delle opere in corso, ma l’Autorità prevede di ultimare, a Napoli, 4 interventi entro il 2020 per oltre 70milioni, ai quali si aggiunge l’escavo dei fondali con deposito in cassa di colmata della darsena di Levante dei materiali dragati, entro la primavera 2019.

Salerno Porta Ovest è al 39% di avanzamento e il dragaggio sarà presumibilmente ultimato a cavallo del 2019/2020.

In ogni caso, Spirito ha assicurato che tutti i lavori saranno completati in tempo utile per la relativa rendicontazione all’Europa.

L’obiettivo è quello di garantire la migliore funzionalità portuale per attirare navi da 15.000 TUS nell’ottica di un Regional Port che serve il 13% del territorio nazionale. Napoli non è un HUB e non ha senso che cerchi di diventarlo. Anche le banchine crociere vanno adeguate. Il gestore Terminal Napoli dovrà farsene carico, mentre a Salerno bisognerà attendere la fine dei dragaggi.

A Castellammare è necessario migliorare la vivibilità del porto intervenendo sulla sua parte occidentale, sulla quale insistono vecchi manufatti. Spirito sta lavorando sul tema con il Sindaco e bisognerà coinvolgere la Sovrintendenza, ma è fondamentale la scelta che farà Fincantieri. Bisogna, infatti, tracciare un percorso con Regione e Fincantieri.

Ma si è parlato anche di canoni concessori che vanno armonizzati tra Napoli e Salerno, tenendo conto delle diversità strutturali: a concessione più lunga deve corrispondere canone più alto. Del silos auto fortemente voluto da Grimaldi a Salerno e che il Presidente ritiene indispensabile e urgente. Dei lavori per le Universiadi, il cui avvio potrebbe ritardare quelli della biglietteria del Beverello.

di Redazione