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Consorzi di bonifica: risorsa o fardello?

by Daniela Nugnes
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I consorzi di bonifica hanno la finalità di conservare, tutelare e valorizzare il territorio e di utilizzare razionalmente le risorse idriche per uso agricolo e di salvaguardia dell’ambiente. Si tratta di un’attività imprescindibile di manutenzione senza la quale, soprattutto in un contesto fortemente antropizzato, il rischio di esondazioni, allagamenti, frane, inquinamento diventa concreto e pericoloso.

Una volta i consorzi erano beneficiari di investimenti cospicui per realizzare e gestire opere importanti che rappresentano ancora una parte essenziale del nostro patrimonio infrastrutturale, oggi sono abbandonati a sé stessi, senza le risorse indispensabili per una manutenzione almeno sufficiente, arrivando in alcuni casi a non poter neanche pagare gli stipendi ai dipendenti.

Come spesso accade si preferisce dare la precedenza alla realizzazione di nuove opere, che generano consenso, piuttosto che investire nella manutenzione che invece rappresenta il principale intervento per la tutela e la sicurezza del territorio.

Questo errore di impostazione porta alla disattenzione per il problema da parte della politica che ha colpevolmente lasciato i consorzi preda di un meccanismo di finanziamento ormai vetusto e completamente inefficace. Il sistema dei ruoli è del tutto inadeguato, quando non illegittimo, e comunque l’evasione è altissima e le entrate previste nei bilanci solo teoriche. I contributi regionali, peraltro insufficienti, latitano. Ne fanno le spese i lavoratori, costretti ad operare in condizioni proibitive e mal pagati, e i cittadini utenti, limitati in un contesto ambientale insicuro. A tutto ciò si aggiunge l’inerzia della Pubblica Amministrazione e questo è intollerabile.

È necessaria una legge regionale di riordino del settore, cui non si mette mano per timore di modificare equilibri la cui rottura potrebbe far perdere voti.

Ma la riforma è indispensabile.

Bisogna riorganizzare le funzioni dei consorzi, risanarli sotto il profilo economico, ridefinire i relativi comprensori, il tutto nel quadro della programmazione regionale e dell’azione pubblica nazionale, per salvaguardarne il ruolo indispensabile per scongiurare il dissesto idrogeologico e garantire agli agricoltori l’irrigazione e ai lavoratori lo stipendio.

 

Daniela Nugnes
Assessore alle politiche agricole e forestali della Regione Campania dal 2013 al 2014