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Coscioni: la nuova Sanità campana

by Luigi Gravagnuolo
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Il dr. Enrico Coscioni, direttore della struttura di cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno, è il Consigliere per la sanità del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e delegato ai rapporti con gli Enti governativi. Su delega del Presidente rappresenta la Regione Campania in Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni. Lo incontriamo nel suo studio medico privato, in uno spazio ritagliato a fatica nella sua affollata agenda professionale e politica, a poche ore dall’approvazione del nuovo Piano Ospedaliero Regionale da parte del Ministero della Salute.

Allora, dottor Coscioni, soddisfatto?

E come potrebbe essere altrimenti! Finalmente abbiamo ottenuto l’approvazione del Piano di Riordino Ospedaliero secondo i dettami del D. M. 70. Il Presidente De Luca, commissario da solo quattro mesi, porta già a casa un risultato straordinario.

 

Può tratteggiare in sintesi gli assi salienti del Piano?

Tutti gli ospedali della Regione Campania vengono suddivisi in Hub e Spoke, così da poter dare la migliore e più efficace risposta ai bisogni di salute dei cittadini, in particolar modo per quanto riguarda tutta la rete dell’emergenza-urgenza, per la quale finalmente abbiamo in Campania la rete dell’infarto attiva. A gennaio partiranno anche la rete del multi-trauma e quella dell’ictus cerebrale.

Il nuovo Piano Ospedaliero prevede poi un incremento di 1637 posti letto, di cui 604 a Caserta, 966 a Napoli e 254 a Salerno. Dunque, a disposizione dei cittadini campani ci saranno 3,1 posti per 1.000 abitanti per gli acuti e 0,5 posti per 1.000 abitanti per i subacuti. Partirà adesso anche l’aumento dei posti di RSA, la riconversione delle case di cura neuropsichiatriche e la riorganizzazione delle case di cura mono-specialistiche sotto i 40 posti letto.

 

Un notevole balzo in avanti, su cui tutti i media regionali si sono giustamente ed ampiamente soffermati. Ma ritorniamo con la mente a due anni fa. All’atto dell’insediamento della nuova Giunta Regionale, qual’era la situazione della sanità in Campania sul terreno finanziario e su quello dei servizi?

Due anni fa, quando ci siamo insediati, non era ancora stato approvato nessun bilancio consuntivo delle Asl ed eravamo i peggiori in Italia quanto ai tempi di pagamento. Oggi possiamo dire di aver fatto approvare tutti i bilanci consuntivi delle Asl dal 2012 al 2015 e di aver raggiunto tempi assolutamente nella media italiana per i pagamenti alle aziende fornitrici delle Asl.

 

Cioè?

Paghiamo già adesso entro i 60 giorni, che è considerato il gold standard nazionale.

 

Per quanto riguarda la vigilanza sulla spesa e la qualità/quantità dei servizi?

Per la tenuta dei conti, il pareggio di bilancio è ormai ottenuto. Ora dobbiamo incrementare i livelli essenziali di assistenza, sui quali occorre risalire nel punteggio. Va sottolineato comunque che già adesso abbiamo una media di tagli cesarei nelle primipare intorno al 34% e partivamo da centri che arrivavano anche al 90%. Per quanto attiene alle fratture del femore negli over 65, eravamo al 25% su base regionale e siamo già saliti al 60%. L’obiettivo di raggiungere il 70% entro fine anno.

 

Per la messa a sistema della medicina ospedaliera, quali risultati strutturali avete ottenuto, oltre al Piano appena approvato?

Le cose di cui và più fiero il Presidente De Luca sono certamente l’accelerazione nella messa a regime di pieno funzionamento dell’Ospedale del Mare con i suoi 412 posti letto e l’apertura del pronto soccorso dell’Ospedale dei Colli. Queste saranno veramente le strutture che cambieranno l’offerta sanitaria di Napoli e provincia.

 

Se la sente di trarre un bilancio complessivo, ad oggi, della vostra azione?

I bilanci li tireremo prima dell’estate prossima, quando avremo a pieno regime tutta l’offerta sanitaria che abbiamo messo in campo e quando finalmente, avvalendoci anche del nuovo contratto collettivo nazionale con la medicina generale, potremo dare un’impronta forte anche alla sanità territoriale.

 

Per chiudere, quanto tempo ancora ci vorrà per avere in Campania una sanità di livello europeo?

Siamo convinti che per la fine del primo mandato del presidente De Luca ci sarà una sanità campana di livello europeo.