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La città sottosopra

by Noemi Vorro
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Lo scorso 25 maggio, presso l’aula magna del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, ad Aversa, si è tenuto il convegno dal titolo “La città sottosopra. Dall’analisi alla valorizzazione degli ipogei”.

I relatori, provenienti dall’università della Campania, di Bari, dalla telematica Pegaso, rappresentanti l’Ispra, la Federazione Speleologica Campana, l’Ordine dei Geologi della Campania ed altri, hanno trattato l’argomento sia nei suoi aspetti generali di inquadramento che illustrando specifici progetti, indagini ed analisi, offrendo una panoramica di grande rilievo.

Di particolare interesse la relazione presentata dalla professoressa ing. Anna Scotto di Santolo, dell’Università Telematica Pegaso, sulla “Stabilità statica e sismica di cavità ipogee”.

Partendo da un’indagine sulle cavità antropiche ipogee nel centro storico di Sant’Agata dei Goti (BN), condotta con alcuni ricercatori della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha inquadrato il concetto di “rischio” in un ambito fortemente interdisciplinare, come risultante di un rapporto tra pericolosità delle azioni, vulnerabilità delle costruzioni e sensitività o esposizione del fruitore.

Una definizione di rischio è la probabilità che certe conseguenze sociali, economiche, culturali delle azioni che entro un certo tempo di riferimento potranno colpire un patrimonio edilizio, raggiungano o superino certe soglie.

Il Rischio può essere mitigato solo con la conoscenza attraverso studi interdisciplinari ben strutturati (rilievi, indagini, monitoraggio e manutenzione).

Ricerca e sviluppo, formazione continua e sensibilità diffusa alle problematiche della conservazione sono gli elementi fondamentali per la mitigazione del rischio per poter riprendere a guardare il sottosuolo come una Risorsa e non un pericolo.