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La violenza sulle donne

by Flavio Cioffi
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… l’allevamento … aveva sviluppato una fonte di ricchezza fino ad allora sconosciuta ed aveva creato condizioni sociali del tutto nuove … Ma a chi apparteneva questa ricchezza?

La famiglia monogamica … E’ fondata sul dominio dell’uomo, con l’esplicito scopo di procreare figli di paternità incontestata, e tale paternità è richiesta perché questi figli … devono entrare un giorno in possesso del patrimonio paterno.

Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile … la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli.

La monogamia … appare come soggiogamento di un sesso da parte dell’altro.

Il primo contrasto di classe che appare nella storia coincide con lo sviluppo dell’antagonismo tra uomo e donna nel matrimonio monogamico, e la prima oppressione di classe coincide con quella del sesso femminile da parte di quello maschile.

Sono tutte citazioni da Engels: L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato. 1884.

Non è necessario essere comunisti per sapere che il matriarcato è esistito (e ben più a lungo del patriarcato), che le classi e i relativi conflitti esistono tuttora e che l’oppressione dell’uomo sulla donna è legata alle forme della produzione e alla nascita della proprietà privata.

Ovviamente questo non significa che ogni singolo atto di violenza di genere abbia un tale specifico, diretto legame, ma trae origine e linfa e giustificazione “culturale” da questa plurimillenaria condizione.

Che si è largamente modificata, anche se non uniformemente nel tempo e nello spazio, ma la testa della gente cambia assai più lentamente della realtà, di cui pure fa parte.

Spiegare la catena delle cause e degli effetti rappresenta un contributo importante affinché si prenda sempre più coscienza, i giovani soprattutto, del fenomeno. Che non va trattato come una patologia psicologica, una deformazione culturale personale, ma sempre inserito nel contesto economico e sociale di riferimento.

Buone letture aiutano e possono essere determinanti per formare uomini e donne consapevoli.

Ne propongo un’altra.

Atena

Spetta a me di deporre l’ultimo suffragio, / ed io aggiungo il mio voto per Oreste. … Perciò non mi darò grave pena della morte / di una madre che uccise lo sposo custode della sua casa.

Coro

Ohi, nuovi dei, / voi calpestate le antiche norme / e mi strappate di mano la preda.

E’ il terzo episodio delle Eumenidi, ultima della trilogia tragica di Eschilo: l’Orestea. 458 a.C.

Per farla breve, Agamennone tornato da Troia viene ucciso dalla moglie Clitennestra (e dal di lei amante Egisto), ma il figlio Oreste fa vendetta uccidendo la madre.

Il caso viene dibattuto ad Atene davanti all’Areopago. L’omicidio di un marito, (sangue prestato, si direbbe a Napoli) può giustificare quello di una madre (legame del sangue)?

Oreste viene assolto. Vincitore di un conflitto di posizioni civili (il posto della donna nella vita dello Stato) e, prima ancora, tra sistemi sociali: il vecchio, perdente, matriarcato contro il nuovo, vincente, patriarcato.

Che c’entra tutto questo con la violenza sulle donne?

Se ‘l sasso sarà gittato nell’acqua immobile, i sua circuli fieno equidistanti al suo centro. Ma se ‘l fiume si moverà, essi circuli si formeranno di lunga quasi ovata figura, e si partirà insieme col centro suo del proprio sito dove fu creato, seguitando il corso del fiume. (Leonardo da Vinci)

di Flavio Cioffi