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Nuovo incendio a Santa Maria C.V. I muscoli del ministro

by Redazione
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Si è da poco conclusa, alla Prefettura di Caserta, la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal Ministro per l’ambiente Costa a seguito dell’ennesimo incendio di un impianto di trattamento rifiuti nella Terra dei Fuochi, lo Stir tra Santa Maria Capua Vetere e San Tammaro. Riunione, lunghissima, al massimo livello.

Presenti il Ministro dell’ambiente Costa, che aveva appena operato un sopralluogo sull’impianto, l’assessore regionale Bonavitacola, il Prefetto Ruberto, il Viceprefetto Iorio incaricato del Governo per il contrasto dei roghi nella Terra dei Fuochi, il Capo della procura di S.M.C.V. dottoressa Troncone, il Commissario dell’ARPAC Sorvino con il direttore dell’ufficio di Caserta Delle Femmine, l’Asl, i sindaci di S.M.C.V. e San Tammaro, il sindaco di Caserta Carlo Marino presidente dell’ATO rifiuti, il rappresentante della Provincia, il Questore, i Carabinieri, la Finanza, i Vigili del Fuoco, la senatrice Moronese e il consigliere regionale Viglione entrambi dei 5Stelle.

Il Ministro Costa ha detto che bisogna dare una prova muscolare, perché c’è una regia camorristica di questi episodi che sono troppo numerosi e non sono casuali. Pur essendo ancora presto per dirlo vi sarebbero segni evidenti del carattere doloso dell’incendio. Ha poi affermato che il Governo è pronto a venire in forze a Caserta per tenervi una riunione del Consiglio dei ministri. Ha assicurato di essere in contatto con il ministro degli interni e della difesa e con il Presidente Conte al fine di inviare i militari a presidiare gli impianti e ha, infine, invitato la Regione a fare la propria parte realizzando la necessaria impiantistica.

Bonavitacola ha sostenuto che esiste una vera e propria strategia della tensione. Si vuole creare un clima di paura perché, con questi episodi che allarmano l’opinione pubblica, si consolida il rigetto di ogni impiantistica sui territori. Un attacco sistematico per mettere in crisi il ciclo dei rifiuti.

I sindaci presenti hanno ricordato di non avere risorse, di essere in dissesto, predissesto e via dicendo.

Il Comandante dei Vigili del Fuoco ha illustrato la dinamica dell’evento, avvenuto in un punto del capannone, chiuso, dove non era attiva la videosorveglianza. Un contesto perlomeno sospetto.

L’ARPAC ha fornito tutti i dati attualmente in suo possesso che al momento non sono allarmanti, anche perché acqua e vento aiutano. La centralina di monitoraggio proprio all’interno dello Stir non è stata danneggiata ed è stata avviata l’attività di monitoraggio. Ovviamente, i dati definitivi non si avranno prima di lunedì a seguito degli esami di laboratorio e sono state quindi espresse le dovute cautele.

Sia il Procuratore Troncone che il Viceprefetto Iorio, con l’esplicita condivisione da parte del Ministro che ha molto apprezzato l’impegno dell’Agenzia, hanno chiesto con energia di potenziare l’ARPAC.

In conclusione, si è detto che risulta evidente il disegno criminoso camorristico e che il Governo potenzierà la presenza delle forze dell’ordine e utilizzerà i militari per il presidio del territorio e degli impianti. La Regione, in particolare, si è impegnata a velocizzare la realizzazione dell’impiantistica ma ha rimarcato la necessità che gli ATO diventino operativi e assumano la piena gestione del ciclo dei rifiuti.

In buona sostanza, una riunione ricognitiva, ricca di buoni propositi, non esente da una certa inclinazione declamatoria.

di Redazione