fbpx
Home Ambiente Progetto TISMA

Progetto TISMA

by Anna Scotto di Santolo
0 comment

Lo scorso 25 gennaio, è stata siglata da parte del Comune di Sant’Agata de’ Goti (BN) l’adesione al progetto: TISMA, tecnologie e metodologie innovative e smart per un monitoraggio di borghi storici minacciati da rischi ambientali e antropici. Il progetto rientra nell’ambito del POR FESR Campania 2014/2020 – Obiettivo Specifico 1.1 – incremento dell’attività di innovazione delle imprese.

Tale adesione si è manifestata attraverso la definizione di un partenariato tra il Comune e un’associazione di soggetti industriali e di ricerca coordinati dall’Università Telematica Pegaso attraverso il responsabile scientifico di progetto nella persona del Magnifico Rettore, prof. Alessandro Bianchi, e il responsabile di progetto per Pegaso, prof. Anna Scotto di Santolo, esperta di rischio ambientale e antropico.

L’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, Carmine Valentino, con la collaborazione del consigliere delegato alla protezione civile e alle politiche culturali, Giannetta Fusco, dell’assessore ai lavori pubblici, Valerio Viscusi, e del responsabile dell’ufficio tecnico, ing. Ciro Magliocca, ha valorizzato l’iniziativa al fine di contemperare le esigenze di monitoraggio di alcune opere strategiche sul territorio con l’applicazione di tecnologie innovative coordinate da ricercatori universitari.

L’idea progettuale nasce, principalmente, da due considerazioni strettamente connesse. La prima, è quella che i borghi storici italiani, per la loro vocazione culturale e di attrazione, rappresentano un patrimonio di valore inestimabile. La seconda, è che, in molti casi, sono oggetto di incuria e a rischio abbandono e, conseguentemente, scomparsa.

Sulla base di queste considerazioni è evidente la necessità di mettere in campo azioni che mirano alla tutela e messa in sicurezza dei borghi storici ai fini di una loro rigenerazione e di un loro sviluppo.

Una delle azioni certamente necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo è quella del monitoraggio, che ha lo scopo di individuare le minacce ed i rischi e, se possibile, di indicare le soluzioni per l’eliminazione delle prime e la riduzione dei secondi.

Negli ultimi anni, il problema del monitoraggio di siti particolarmente rilevanti dal punto di vista dei beni culturali, al fine della loro preservazione e tutela, ha interessato diverse aree urbane e centri storici di pregio, con particolare riguardo verso quei siti collocati in ambienti estremamente aggressivi o in aree a forte esposizione da rischi naturali e antropici.

È in questo contesto che si colloca il progetto TISMA che, attraverso tecnologie di monitoraggio intelligenti e auto-diagnosticanti che utilizzano reti di sensori “smart”, si pone l’obiettivo di mettere a punto una procedura di diagnosi remotizzata e automatizzata con la quale sarà possibile, non solo programmare interventi di manutenzione ordinari e straordinari ma, principalmente, valutare il livello di rischio, per le strutture e infrastrutture, legato a particolari scenari, per esempio, di rischio meteo-idrogeologico ed idraulico e rischio industriale e antropico.

Il progetto TISMA rientra nel dominio tecnologico-produttivo “BENI CULTURALI, TURISMO, EDILIZIA SOSTENIBILE.

Il progetto si propone di fornire un contributo alla soluzione delle problematiche sopra esposte, puntando principalmente a fornire uno strumento utile ad un monitoraggio integrato “all-time, all-weather” dei siti di interesse storico-culturale, includendo non solo la possibilità di avere una gestione automatica dello strumento proposto, ma anche per rendere disponibile una catena APP di “smart early alarm”.

Dunque, la soluzione tecnologica che sarà sviluppata e industrializzata prevede la progettazione e realizzazione di una piattaforma di monitoraggio di centri storici, effettuata mediante rilevazione in continuo di dati e con i dati provenienti dalla costellazione satellitare Copernicus, attraverso l’implementazione di una rete di sensori multi-parametrici, di strumenti modellistici, di strumenti di data-mining e data analysis (Big Data) e di un software autodiagnosticante, il cui scopo è la riduzione dei rischi, derivanti da fattori ambientali, a cui sono soggetti borghi storici ed edifici di elevato pregio artistico e culturale.

L’Amministrazione comunale, durante la riunione di avvio, ha evidenziato la necessità che questa sia un’occasione, più unica che rara, dove la ricerca nel suo momento di sviluppo possa contribuire a definire lo stato di salute di alcune infrastrutture pubbliche strategiche e, in accordo con i Responsabili di progetto, ha individuato nel ponte di accesso al centro storico sul torrente Martorano l’elemento principale oggetto di analisi e monitoraggio.