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Salvini critico sui luoghi del terremoto di Ischia. Risponde il Commissario Grimaldi

by Redazione
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Matteo Salvini, in vacanza ad Ischia, ha visitato la zona del terremoto del 21 agosto e incontrato cittadini e amministratori locali. Critico nei confronti della gestione post terremoto, ha tra l’altro affermato che spesso e volentieri il nemico dei cittadini e dei sindaci è la burocrazia.

Abbiamo allora chiesto il parere del Commissario delegato all’emergenza, l’architetto Pippo Grimaldi.

 

Sembra che Salvini ce l’avesse con lei.

Non penso che l’On. Salvini ce l’avesse con me, ma visitando anche altre zone dell’Italia colpite dal terremoto, evidentemente ha constatato la lentezza delle fasi di ricostruzione di questi territori. Ricostruzione che, a mio modesto parere, non è semplice in nessuna parte del territorio italiano, men che meno ad Ischia. In ogni caso quello della burocrazia è un argomento che, per quanto mi riguarda, trovo giustissimo. Sfido chiunque a non voler semplificare e snellire le procedure. Il problema però penso sia un altro. Con il termine burocrazia “si intende l’organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità e impersonalità”. Non penso che sia qualcosa di astratto, di indefinito, di teorico, ma cammina di pari passo con il groviglio, il coacervo e la moltitudine delle fonti normative comunitarie, statali, regionali e, pertanto, è solo l’altra faccia della stessa medaglia. Velocizzare la macchina dell’emergenza non dipende da chi gestisce l’emergenza. Le regole dell’emergenza sono chiare a tutti e in tutto il Paese. Le risorse finanziarie messe a disposizione dal Governo e dalla Regione Campania per lo stato di emergenza non sono un lascito o una regalia, ma vanno tutte rendicontate secondo le vigenti norme cui tutti, burocrati, amministratori, operatori economici e cittadini, doverosamente, sono tenuti ad adeguarsi.

 

Perché gli amministratori locali non hanno avuto i poteri per gestire l’emergenza?

Veramente vogliamo convincerci che il problema delle emergenze è quello di chi le deve gestire? Il vero problema è come gestire il tipo di emergenza. Gestire l’emergenza significa gestire un’attività coordinata e sinergica che si sviluppa attraverso l’azione e il lavoro di più amministrazioni che può, in alcuni casi, essere gestita anche dagli amministratori locali per quei tipi di eventi naturali che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria. Nello specifico, in relazione alle competenze delle Amministrazioni coinvolte, il Capo Dipartimento della Protezione Civile avrebbe dovuto individuare almeno sette, se non ne dimentico qualcuno, soggetti responsabili (la Regione Campania, i tre Comuni, la Città Metropolitana, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca), e con molta onestà non ritengo che questo sia l’ingrediente giusto per snellire e sburocratizzare.

Altro elemento di assoluto rilievo è la situazione in cui versano le amministrazioni, in particolar modo quelle comunali. Ci troviamo di fronte a due Comuni su tre che si trovano in uno stato di dissesto e pre dissesto finanziario, piante organiche largamente rimaneggiate (tanto da avere sia il soccorso finanziario con le ordinanze emergenziali – 10 unità di personale a Casamicciola Terme e 5 a Lacco Ameno – che quello legislativo con l’ultima legge di bilancio – ulteriori 6 unità a Casamicciola Terme e 4 a Lacco Ameno) e, nel caso del Comune di Casamicciola Terme, nemmeno più con la propria sede perché danneggiata dal sisma.

 

Ma è davvero tutto fermo al 21 agosto?

Ho trovato alquanto ingenerosa tale affermazione, anche se penso fosse riferita alla ricostruzione. Sin dal 21 agosto, grazie al lavoro e all’impegno continuo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, della Regione Campania, della Prefettura, delle Forze dell’ordine e di tutte le altre amministrazioni interessate, a tutte le persone sfollate è stata trovata una sistemazione alloggiativa stabile e dignitosa. Penso che sia, forse, l’unico sisma per il quale non si sia avuta la necessità di utilizzare tendopoli o accampamenti provvisori. Seppur con i dovuti disagi è stata garantita la ripresa dell’attività scolastica sin dal primo giorno a tutti gli studenti, grazie anche alla sensibilità dei Comuni limitrofi e delle Amministrazioni competenti in materia.

Siamo partiti con circa mille sfollati sistemati in albergo fino a ridursi ad oggi a circa 400. Sono state riaperte strade e ridotte, le cosiddette, zone rosse. Sono stati attivati dalle Amministrazioni interessate circa 40 interventi per attività di assistenza e soccorso alle persone ed interventi di somma urgenza, quasi tutti completati. Dal prossimo cinque aprile partirà un primo stralcio di interventi urgenti con la sottoscrizione delle convenzioni con gli Enti attuatori individuati proprio nelle Amministrazioni comunali, per circa 3.500.00,00 di euro che interesseranno scuole e strade.

Se poi questo significa tutto fermo…

 

Pare che il Sindaco di Casamicciola abbia spiegato al leader della Lega quali sono i problemi. Ma quali sono e quando si risolveranno?

Io non so quali sono i problemi che il Sindaco di Casamicciola Terme ha rappresentato all’On. Salvini, so invece quali sono quelli che spiega a me sin dal 29 agosto. Il Sindaco ha sempre rappresentato la sua difficoltà a gestire quotidianamente l’emergenza soprattutto in relazione ad una macchina amministrativa già sofferente per carenza di personale. Solo chi ha vissuto da vicino l’emergenza post-terremoto ad Ischia, sa che cosa veramente abbia significato quel 21 agosto. Pochi secondi hanno messo in ginocchio una comunità e un intero territorio, un territorio già di per sé fragile e con tanti problemi e limiti strutturali che il terremoto ha evidenziato ed esacerbato. In questa situazione, affrontare e gestire l’emergenza, cercando di ridurre ad una misura tollerabile gli enormi disagi della popolazione colpita è stato il mio compito e quello delle Amministrazioni interessate. Un compito difficile certamente, ma che abbiamo il dovere di portare avanti con tutte le nostre energie. Poi se questo risulterà poco o abbastanza, non dipenderà certo dalla singola persona, ma da quanto ognuno di noi metterà a disposizione in termini di impegno.

 

Non sarebbe stato più opportuno che lei accompagnasse Salvini nelle zone terremotate?

Certo, se qualcuno avesse chiesto la mia presenza! Almeno avrei avuto anche io la possibilità di spiegargli quali sono i problemi che sono stati affrontati, le criticità e quali quelli ancora da affrontare. Tuttavia, penso che i Sindaci, che più di ogni altro, conoscono le loro realtà territoriali, hanno sicuramente rappresentato in maniera dettagliata le esigenze e le necessità dei loro concittadini, soprattutto per la futura fase della ricostruzione.

di Redazione