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Maledette buche. Ma solo a Napoli?

by Redazione
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Non proprio. L’immagine in alto si riferisce a Roma. Facile, direte voi, si sa che Roma è messa male. Giusto, allora prendiamo quella qui sotto. E’ Palermo.

Neanche Palermo va bene? Ok, quella che segue riguarda Milano. E potremmo facilmente andare avanti con tutte le altre città d’Italia e non solo.

Succede perché i continui tagli nazionali alla spesa pubblica colpiscono pesantemente gli Enti locali e quando un Comune non ha soldi ne risente prima di tutto la manutenzione, in particolare quella stradale.

Avete presente SimCity, il famoso gioco che simula l’amministrazione di una città? Ebbene, persino lì, se non puoi prevedere fondi manutentivi adeguati, cominciano innanzitutto ad apparire buche stradali che bloccano il traffico e fanno impazzire la gente.

Non crediamo che nel gioco sia previsto un collegamento diretto tra le condizioni atmosferiche e il proliferare delle buche. Però nella realtà questo collegamento esiste eccome. Tutti noi sappiamo che pioggia e freddo non sono amici della pavimentazione stradale.

Quando guidiamo l’auto, però, giustamente non ci mettiamo a fare tutte queste valutazioni. Siamo troppo impegnati ad evitare le buche e combattere con gli ingorghi. Se siamo in motorino, dobbiamo fare attenzione a non romperci l’osso del collo. A piedi, rischiamo le caviglie.

Con chi dobbiamo prendercela? Ovviamente, con il Comune. Il problema è generale e nazionale? D’accordo, allora ce la prenderemo anche col presidente Conte.

Ma se i cittadini hanno tutto il diritto di incavolarsi, gli osservatori, al contrario, dovrebbero aiutarci ad inquadrare i problemi piuttosto che gridare all’untore. Gli amministratori, dal canto loro, potrebbero fornirci un po’ più di informazioni su cosa hanno fatto e su cosa hanno in programma di fare.

Così, giusto per aiutarci a capire. E scegliere.

Per esempio, a noi risulta che su 515 milioni di euro di fondi nazionali per la viabilità destinati alla Campania, la Regione abbia girato alla città di Napoli 3,8 milioni. Cioè il 15% degli abitanti campani ha ricevuto neanche l’1% dei fondi.

Ci risulta anche che, tra Pronto Intervento Stradale e incremento della manutenzione programmata, qualche passo avanti sia stato fatto. Ma gli interventi sono comunque subordinati alle risorse finanziarie disponibili. Che sono pochine, come tutti sanno, e non consentono di risolvere completamente il problema. Come a Roma, a Palermo o a Milano.

Quindi che si fa? Dobbiamo convivere con le buche senza protestare? Al contrario, dobbiamo farci sentire. Diffidando di chi vuole farci ululare alla luna. Della serie: piove, governo ladro.