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Incendi a Napoli, l’impegno di Arpa Campania

Il fine settimana del 28 e 29 giugno scorsi

by Redazione
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Quello del 28 e 29 giugno scorsi è stato un fine settimana difficile per via dei numerosi incendi divampati sul territorio della Città metropolitana di Napoli (e il clima torrido non ha aiutato, per così dire). Dall’area mercatale di via Gianturco, antistante il Centro Direzionale, agli Astroni, all’area del carcere di Secondigliano. E poi a Caivano, Quarto, Giugliano e Tufino, nell’ex area di cava nei pressi del cimitero.

Svariati gli interventi coordinati dalla Prefettura di Napoli, nell’ambito dei quali l’Arpa Campania è stata attivata per monitorare le ricadute ambientali. In coordinamento operativo con i Vigili del Fuoco, il lavoro dell’Arpac si è concentrato particolarmente sull’evento del Centro Direzionale, dove ci sono state chiusure temporanee di uffici.

Come sempre in questi casi, i tecnici dell’Arpac sono stati chiamati ad un lavoro impegnativo, articolato e fondamentale del quale noi utenti li ringraziamo. Facciamone un riassunto alla luce dei comunicati stampa dell’Agenzia.

Lunedì 30 giugno.

Arpac attiva un campionatore ad alto flusso per il monitoraggio di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili dispersi in aria che vengono poi processati in laboratorio.

Il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le stazioni fisse ha già evidenziato un quadro sostanzialmente conforme ai limiti di legge, probabilmente anche grazie alla moderata ventilazione. In particolare: sabato 28 giugno le concentrazioni medie giornaliere del PM10 erano risultate comprese fra 20 μg/m3 (microgrammi per metro cubo) e 51 μg/m3; domenica 29 fra 10 μg/m3 e 36 μg/m3. Analoga diminuzione per le medie giornaliere di concentrazione del particolato PM2.5 (da 8 μg/m3 e 22 μg/m3 di sabato 28 a 5 μg/m3 e 17 μg/m3 domenica). Sotto i limiti di legge tutti gli altri inquinanti monitorati (fra cui benzene, toluene, xilene, monossido di carbonio, ozono, ossidi di azoto, biossido di zolfo).

Per un quadro ancora più specifico Arpac installa anche un laboratorio mobile per misurare le concentrazioni, tra l’altro, di PM10 e PM2.5, monossido di carbonio, biossido di azoto, benzene, toluene, xilene.

Martedì 1° luglio.

Proseguono gli accertamenti dell’Arpac. Né la rete fissa né il laboratorio mobile registrano superamenti dei limiti di legge dei diversi inquinanti monitorati. Ancora in corso il monitoraggio di diossine, furani e policlorobifenili aerodispersi, con l’utilizzo del campionatore ad alto flusso.

Mercoledì 2 luglio.

Disponibili i risultati del primo ciclo di monitoraggio con il campionatore ad alto flusso di aria. “La sommatoria delle concentrazioni di diossine, furani, policlorobifenili aerodispersi è risultata pari a 1,3 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), superiore dunque al valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica (0,15 pg/Nm3 I-TEQ indicato dal LAI, organismo tecnico della Repubblica federale tedesca). I dati si riferiscono a un periodo di monitoraggio compreso tra la mattina di lunedì 30 giugno e la mattina di ieri”.

Dal canto suo, il laboratorio mobile installato a poche decine di metri dal luogo dell’incendio del 28 giugno “ha evidenziato ieri dei temporanei aumenti delle concentrazioni orarie degli inquinanti monitorati, riscontrati quando la ventilazione proveniva dalla direzione del sito oggetto di incendio, senza tuttavia dar luogo a superamenti dei limiti di legge”.

Giovedì 3 luglio.

Disponibili i risultati del secondo ciclo di monitoraggio con l’ormai famoso campionatore ad alto flusso. “La sommatoria delle concentrazioni di diossine, furani, policlorobifenili aerodispersi è risultata inferiore al valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica, indicato dal Lai, organismo tecnico della Repubblica federale tedesca (valore riscontrato 0,13 picogrammi per metro cubo in termini di tossicità totale equivalente – pg/Nm3 I-TEQ rispetto a 0,15 pg/Nm3 I-TEQ valore Lai)”. I dati si riferiscono al periodo di campionamento 1/2 luglio e “appaiono in netta diminuzione rispetto ai valori precedentemente riscontrati”.

E’ proseguito il monitoraggio della qualità dell’aria con il laboratorio mobile. “I risultati relativi a ieri, 2 luglio, hanno continuato a mostrare, per alcuni inquinanti monitorati, temporanei aumenti delle concentrazioni orarie, senza un chiaro legame con l’incendio in questione. Anche in riferimento al 2 luglio, ad ogni modo, non si registrano superamenti dei limiti di legge”.

 

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