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“Meraviglioso” inno alla vita

ti sembra niente il sole, la vita, l’amore?

by Giovanni Squame
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Avete mai letto o cantato con attenzione la canzone di Domenico Modugno, “Meraviglioso”? Fatelo con cura e non trattatela con sufficienza come una normale canzonetta di musica leggera. A suo modo può ben iscriversi nel mondo delle canzoni impegnate. Non una canzone “politica”, ma una fresca canzone “di costume”, una canzone gioiosa, bella. Una canzone sottovalutata. Prima di canticchiarla sottovoce a casa, vi suggerisco di leggere le parole. Sono meravigliose come il titolo stesso della canzone. “Meraviglioso, ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso, meraviglioso, perfino il tuo dolore può apparire poi meraviglioso”.

Un inno alla gioia, un inno alla vita e persino il dolore può apparire “meraviglioso”. In questo mondo che sembra avvitarsi su se stesso incapace di liberarsi dalle contrapposizioni violente, dalle guerre, anzi provocandone inusitatamente altre, dall’odio razziale, “Meraviglioso” è un grido, un inno urlato alla vita. Ti apre alla speranza che non tutto è perduto, che il mondo ha sempre nuove possibilità di perseguire strade di pace e di collaborazione, che l’uomo sa e può essere costruttore di relazioni pacifiche, e non solo provocatore di guerre. Si può sperare che il nostro secolo possa abbandonare le strade della contrapposizione, anche violenta, per percorrere sentieri di pace. Che la sete di potere possa lasciare il posto a pensieri e azioni di concordia e di cooperazione.

Meraviglioso, guarda intorno a te che doni ti hanno fatto. Ti hanno inventato il mare! Tu dici non ho niente, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore? Meraviglioso”. Un anelito di speranza questi versi, forse per la propria amata che suggerisce all’uomo di fermarsi per godere le meraviglie del mondo, di assaporare il pane fatto anche e soprattutto di felicità e perché resista al vortice del male e dell’odio.

Meraviglioso, la luce del mattino, l’abbraccio di un amico, il viso di un bambino, meraviglioso”. Se la frenetica vita dell’oggi fosse scandita dalla calma dell’inno alla vita della canzone del Modugno, avremmo un uomo meno frenetico, meno preso dall’ossessione del fare, meno invasato dalle malattie identitarie, meno cattivo dentro. Prima di sorbire il caffè al bar per poi immergersi nella frenetica giornata di lavoro, uno sguardo libero dai pensieri del dopo, potrà consegnarci un mondo vario, affaccendato nella giornata dominata da impegni di lavoro, familiari, di affari, l’uomo dominato dai suoi pensieri di lavoro o di altro.

Mai potrebbe sorprendersi a riflettere sul “meraviglioso” se la sua giornata è ripetitiva a se stessa. Una rassegnazione priva di creatività che può essere superata riconoscendo che oltre il quotidiano della noia per un “fare” ripetitivo c’è il senso della meraviglia per la vita, per la famiglia, per la propria donna o il proprio uomo, per i propri figli, o per gli amici, comunque per le persone care. Meraviglioso è l’inno alla vita che può superare la noia nella continua scoperta del creato: “Ti sembra niente il sole, la vita l’amore?”, è il meravigliarsi della natura che ci circonda, del rapporto sereno con l’altro: è vivere la pace del proprio animo, la meraviglia del proprio esistere.

La vita è la nostra meraviglia, mai dovrebbe essere “sporcata” da contrasti, da delusioni, da dolori. Mai dovrebbe essere tolta e mai essere disprezzata dai futili motivi. La vita è il miracolo meraviglioso che viviamo, ci appartiene, ma è di tutti perché è le nostre relazioni.

La vita è nostra: individuale, e collettiva insieme; una vita vissuta senza relazioni è non vita, è la morte. “Meraviglioso”, tutto è dentro questo “meraviglioso” titolo: la vita, l’amore, Il bene, il mistero dell’uomo. Per chi è credente, vi riscopre la mano del proprio Dio. Per chi è ateo o agnostico il mistero della natura che produce vita e rinnova questa cosa meravigliosa che non smette di “meravigliarci”.

Vita uguale meraviglia e meraviglia uguale grande mistero e grande fascino.

Tu dici non ho niente, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore….”

 

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