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Pompei dice addio al sindaco Carmine Lo Sapio

Pompei oggi e domani, di Carmine Lo Sapio

by Federico L.I. FEDERICO
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Stamani la salma del Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, dalla Camera Ardente allestita da ieri nella Sala del Consiglio Comunale del Palazzo Municipale dei Conti de Fusco, sarà trasportata al frontistante Santuario mariano della Madonna di Pompei ove sarà celebrato il rito funebre da parte dell’Arcivescovo Prelato di Pompei Tommaso Caputo.

Oggi, seppellendo l’amico Sindaco, dobbiamo purtroppo scrivere che i tre tenori di Pompei non canteranno più, ma anche affermare che Carmine Lo Sapio lascia agli altri due autorevoli tenori – lo stesso Arcivescovo Caputo e il Direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel – la propria eredità di politico concreto e visionario, protagonista ma anche pluralista e territorialista. Come dimostra ampiamente il seguente intervento da lui pronunciato nell’Auditorium di Pompei Scavi in occasione del convegno organizzato da questo giornale, Gente e Territorio, lo scorso giugno.

 

Pompei oggi e domani

di Carmine Lo Sapio

Saluto tutte le autorità e i cittadini presenti.

Il titolo di questo convegno è “Pompei e il suo territorio: gli Scavi, il Santuario, la Città”, voluto dal Giornale Gente e Territorio per celebrare una assoluta singolarità che vede tre grandi realtà, famose ciascuna nel mondo, cooperare per la crescita del territorio che le ospita, guidate a questo fine con lealtà reciproca da chi le rappresenta.

Eppure, in passato non è stato sempre così, senza colpa specifica di nessuno in particolare, quando ciascuna delle tre realtà operava autonomamente per i propri fini.

La drammatica esperienza del Covid, risalente a pochi anni fa, è stata per la nostra città di Pompei un po’ come quella che si verificò durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Io ero da poco alla guida del Comune ed ero entrato a fare parte del Consiglio della Città Metropolitana di Napoli, quando – di intesa con S.E. l’Arcivescovo Tommaso Caputo, già alla guida del Santuario di Pompei – ci siamo aperti e resi disponibili alle esigenze degli Scavi.

Non conoscevamo ancora il giovane Direttore Gabriel Zuchtriegel, che intanto era alla guida del Parco Archeologico di Pompei, ma insieme abbiamo coinvolto l’Asl Napoli 3, la quale in linea di principio non poteva essere coinvolta, che non ci ha fatto mancare mai presenza e vicinanza dei suoi uomini migliori.

Poi abbiamo coinvolto i volontari, tutti i volontari, di tutte le Associazioni operanti sul territorio pompeiano, in modo che non mancasse nessuno all’appello di collaborazione, che è poi divenuta solidarietà umana, tramutandosi in un leale e fattivo rapporto istituzionale.

Intanto, il Direttore del Parco Archeologico, battente come un martellino pneumatico, ci ripeteva che, insieme, noi tre potevamo favorire la crescita della Città, che si sarebbe riverberata sul territorio comprensoriale.

Pompei infatti è cresciuta, sta continuando a crescere insieme al territorio, grazie all’unità di intenti delle tre realtà che rappresentano la Città: Il Comune, il Santuario e il Parco Archeologico.

Ricordo bene che S.E. il Prelato – quando l’abbiamo chiamato alla comunione di intenti per il futuro assetto urbanistico della Città di Pompei – ha detto in un primo momento, con grande franchezza: Ma il Santuario cosa c’entra con l’edilizia? Io non capisco di urbanistica. E ancora meno di pianificazione.

Ebbene, alla fine, anche lui ha partecipato alle prime riunioni, delegando poi nelle fasi successive naturalmente il professionista rappresentante dell’Ufficio Tecnico del Santuario, che ha continuato a collaborare con noi, in quanto le strutture santuariali sono di significativa consistenza e sparse sul territorio pompeiano.

Questa per me è stata una prima importante e chiara prova di grande solidarietà, che noi abbiamo cercato di trasmettere anche ai ragazzi.

E, infatti, ai ragazzi l’abbiamo fatto capire, facendo eseguire un fumetto agli Uffici del Santuario, che noi abbiamo poi distribuito nelle scuole, in tutte le scuole, dai più piccoli, tra i bambini delle elementari, ai più grandi, tra i ragazzi dei licei.

Ma presto, in questo stesso anno, a ottobre, festeggeremo insieme a tutta la Città: San Bartolo Longo.

Allora, aspettiamo impazienti ottobre, per ringraziare, questo santo.

Per Pompei è un ulteriore tassello di crescita che si va ad aggiungere alle altre tante cose positive che la Città di Pompei è riuscita a realizzare nel tempo, come attraverso quel fumetto noi abbiamo cercato di far capire anche ai bambini: Pompei nasce così, e deve crescere così, in perenne solidarietà tra i tre corpi che la contraddistinguono.

 

 

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