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Festival internazionale del cortometraggio a Napoli

by Redazione
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La 22^ edizione del Festival internazionale del cortometraggio si è tenuta dal 3 al 9 novembre presso la Corte dell’Arte di FOQUS a Napoli. Centodieci i cortometraggi finalisti, vediamo chi ha vinto.

Sezione nazionale. La Buona Condotta, di Francesco Gheghi. Motivazione: “La Buona Condotta, è un cortometraggio capace di ribaltare le attese spettatoriali, dall’incipit del racconto al sorprendente finale. Una riflessione amara e profonda sul familismo amorale, condotta senza retorica attraverso una narrazione brillante e coinvolgente che lascia spiazzati e sbigottiti a fare i conti con i nostri bias cognitivi”.

Sezione Animazione. The Storm/La tempesta, di Angela Conigliaro. Motivazione: “La regista Angela Conigliaro con l’opera La Tempesta/The Storm con un sapiente uso dell’animazione e attraverso il linguaggio della metafora, semplice, ma non banale, trasmette allo spettatore di tutte le età un messaggio sul valore della pace e dell’amicizia che vanno perseguite sin dalla più tenera età”.

Riconoscimento con Menzione speciale a Il Fantasma di Carta, di Fulvio Davide Ricca, “per aver ricreato con un uso sapiente delle tecniche dell’animazione le atmosfere gotiche presenti nelle opere di Edgar Allan Poe, combinando immagini vivide, horror psicologico ed esplorazione del decadimento e della follia, conducendo ad una catarsi finale”.

Sezione Campania. Appuntamento a Mezzogiorno, di Antonio Passaro. Motivazione: “Il cortometraggio si distingue come un’opera di profonda sensibilità, capace di raccontare l’amore nella sua dimensione più pura e universale. Per aver saputo trasmettere, con delicatezza e profondità, la realtà di una vita vissuta attraverso il trascorrere degli anni. Appuntamento a mezzogiorno racconta con autenticità i sentimenti e gli affetti che legano due persone, restituendo allo spettatore una testimonianza visiva intensa e sincera. Il piccolo film traduce con sensibilità il senso di un amore che resiste al tempo, in cui i ricordi diventano custodi di emozioni eterne e di un legame che non si cancella mai. A testimoniare la buona rappresentazione scenica, è stata la intensa interpretazione psicofisica di due bravi e sensibili attori: Nunzia Schiano e Gigi Savoia”.

Migliore attrice nazionale. Miriam Candurro (foto in alto) per Fermata “Le Madonnelle” di Lorenzo Cammisa.

Migliore attore. Renato Carpentieri con Camera con Vista di Mario Porfito.

Migliore regia. Gennaro Parlato per il film breve Su di Noi.

Miglior documentario. a La Flobert’s di Francesca Ferrara e Giuseppe Carrella. Motivazione: “Per aver affrontato con coraggio e lucidità un tema di drammatica attualità e aver dato voce al dolore e al coraggio di chi resta, trasformando la denuncia in un atto d’amore e di giustizia. Attraverso un linguaggio sobrio e potente, il documentario illumina le ferite collettive delle morti sul lavoro. Un’opera che commuove e risveglia le coscienze, richiamando, con forza, alla responsabilità civile e morale di ciascuno”.

Sezione Internazionale. I Hate New York di Jasmin Baumgartner. Motivazione: “Per aver saputo raccontare, con sottile ironia e profonda umanità, come a volte la sorte e le piccole incomprensioni possano allontanare le persone più dell’amore che le unisce. Sullo sfondo luminoso e notturno di New York, il film intreccia leggerezza e malinconia, mostrando come anche una ricerca apparentemente futile possa diventare un viaggio dentro se stessi e dentro la città. Un’opera capace di sorridere della fragilità umana, restituendole al tempo stesso dignità e poesia”.

Il pubblico ha assegnato il suo premio al film Sharing is Caring di Vincenzo Mauro.

 

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