Cominciamo dalla lettera A il nostro Alfabeto delle citazioni.
A come acqua. A partire da questo elemento Talete cercò di dare una visione unitaria del cosmo. Causa fisica il più vicino possibile ai fenomeni, capace di spiegare il maggior numero possibile di fenomeni, per poter essere facilmente comprensibile. Capace di spiegare persino il suo contrario: il caldo; che altro non è se non l’evaporazione dell’acqua e quindi da essa causato. A questo punto sono presenti tutti e quattro gli elementi e tutti dipendenti dall’acqua. Elemento primo: la terra che sta sull’acqua, il caldo (o il fuoco) generato dall’evaporazione dell’acqua e l’aria che è nella stessa evaporazione. È la prima interpretazione unitaria dell’Universo, comprensibile attraverso un elemento fondamentale per l’esistenza di tutti gli esseri generati.
Non abbiamo le parole dirette del filosofo se non pochissime tracce per cui dobbiamo affidarci alla sola tradizione indiretta, a testimonianze, le più preziose delle quali si trovano nel I libro della Metafisica di Aristotele e nei Dialoghi di Platone, oltre che in Cicerone e nelle Vite dei filosofi di Diogene Laerzio.
Perciò ritengono [i primi filosofi] che, serbandosi sempre tal natura, niente cominci ad essere o perisca del tutto: così come neanche noi diciamo di Socrate né che comincia ad essere assolutamente, se divien bello o musico, né ch’egli perisce, quando perde queste doti, perché rimane Socrate come soggetto. Similmente delle altre cose. Infatti deve esserci qualche natura, o una sola o più d’una, da cui tutto si genera, conservandosi essa […] Però non tutti concordano quanto al numero e alla specie di tal principio; Talete, l’antesignano di siffatta filosofia, dice che è l’acqua. (Aristotele, Metafisica, I, 3)
Talete suppone che tutto derivi dall’acqua e in essa si risolva, perché, allo stesso modo che il seme d’ogni vita come principio di questa è umido, così anche ogni altra cosa ha il suo principio dall’umidità; perché tutte le piante traggono dall’acqua il loro nutrimento, e se essa manca inaridiscono; perché perfino il fuoco del sole e delle stelle, e lo stesso mondo, sono alimentati dalle evaporazioni dell’acqua. (Plutarco, citato in Hegel, I, 196)
Ho scelto tra le infinite opportunità di testimonianze legate al valore metaforico dell’acqua una che mi sembra significativa per i nostri terribili tempi: L’acqua non oppone resistenza. L’acqua scorre. Quando immergi una mano nell’acqua senti solo una carezza. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L’acqua è paziente. L’acqua che gocciola consuma una pietra… per metà tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, aggiralo. Come fa l’acqua. (Margaret Atwood)
Ci rivediamo alla lettera B