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Aria e acqua in Campania nella Fase 2

by Redazione
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In pieno lockdown le concentrazioni di ossidi di azoto nell’aria in Campania si erano significativamente ridotte (dal 50 all’80% rispetto ai valori degli ultimi tre anni). Quelle delle polveri sottili invece no. Ma come è andata a maggio durante la cosiddetta Fase 2? Dai rilievi dell’Arpac, a partire dallo scorso 4 maggio, risultano aumentate le concentrazioni medie giornaliere di monossido di azoto (NO), biossido di azoto (NO2), polveri sottili PM10 e PM2.5.

Per quanto riguarda il monossido e il biossido di azoto, l’aumento generalizzato è legato alla ripartenza di molte attività produttive e alla ripresa degli spostamenti dei cittadini. Gli incrementi più significativi sono stati registrati a Napoli, nei pressi di Piazza Garibaldi. Tuttavia il fenomeno è stato nel complesso contenuto al di sotto dei limiti di legge, con evidenti fluttuazioni da un giorno all’altro dovute alle condizioni meteorologiche.

Quanto alle polveri sottili, tutte le stazioni di monitoraggio a metà maggio hanno registrato concentrazioni più elevate di PM10, con superamenti dei limiti. I valori più elevati ad Avellino, Napoli e Salerno. Pare abbia inciso l’afflusso di polveri sahariane dal 15 al 20 maggio, favorito dal vento prevalente da ovest e dai quadranti meridionali. La connessione con l’allentamento delle misure anti-Covid non è quindi scontato. Andamento analogo per il PM2.5, i cui valori di concentrazione media mensile risultano tuttavia inferiori ai limiti previsti dalla norma.

E veniamo alle acque di balneazione. Il monitoraggio è in corso e l’Arpac ha avviato i relativi prelievi per determinarne la balneabilità. Vengono controllati i parametri microbiologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale.

I controlli di aprile non sono stati effettuati in base alle indicazioni del Ministero della salute. Adesso, con la riapertura degli stabilimenti balneari e la fruizione delle spiagge libere, la flotta dell’Agenzia è costantemente impegnata. Dovrebbero già essere ultimati i controlli prestagionali sui circa 480 chilometri di costa, suddivisi in 328 acque di balneazione. Dalla seconda settimana di giugno fino alla fine di settembre si svolgeranno i consueti controlli mensili.