Lo scorso primo agosto, presso il Club Velico del porto turistico di Salerno, presente il DG dell’Arpac Stefano Sorvino, è stato illustrato l’esito del monitoraggio condotto da Goletta Verde lungo le coste campane.
Dal 9 al 21 luglio, sono stati 31 i punti monitorati. Di questi, 16 sarebbero risultati oltre i limiti di legge, inquinati o fortemente inquinati, ossia il 52%. Una cosa da fare un salto sulla sedia. Com’è possibile? I dati Arpac sono, al contrario, particolarmente buoni.
Allora siamo entrati un po’ più nel dettaglio e ci siamo accorti che: i 2 punti inquinati sul litorale casertano sono “presso la foce del fiume Savone” e “alla foce dei Regi Lagni”; dei 5 sul litorale di Napoli, 4 sono “alla foce del canale di Licola”, “a 50 metri alla sinistra della foce dell’Alveo Volla”, “la foce del fiume Sarno”, “di fronte alla foce del Lagno Vesuviano”; i 9 sul litorale salernitano sono tutte foci (Regina Minor, fiume Irno, torrente Asa, fiume Tusciano, canale di scarico a Marina di Eboli, fiume Solofrone, Rio Arena, fiume Picentino e presso il rio in via Poseidonia a Laura-Capaccio). Adesso è tutto chiaro e ci siamo rilassati.
Si, perché le foci dei fiumi e dei canali non sono per legge balneabili (così come le aree portuali ed altro ancora) e quindi non vengono monitorate dall’Arpac ai fini della balneazione e non rientrano nelle relative statistiche. Una discrepanza, quella tra i dati dell’Arpac e di Goletta Verde che potrebbe ingenerare equivoci. Dal punto di vista complessivo ci siamo, come ha detto il DG Sorvino, i punti di foce sono obiettivamente dei punti di crisi. Ma dal punto di vista tecnico le percentuali cambiano e comunque Arpac registra un progressivo miglioramento anche grazie alla rifunzionalizzazione dei grandi depuratori. Ciò non toglie che, quale che sia il giudizio, positivo quello dei dati ufficiali, meno quello di Goletta Verde, ci debba essere sempre un impegno generale per arrivare a risultati totalmente positivi.
E quindi grazie ai tanti volontari e volontarie di Goletta Verde per il loro lavoro. Grazie per le segnalazioni e i suggerimenti avanzati. Per valutare dove poterci fare il bagno, consultiamo il sito dell’Arpac.