Lo ha quasi gridato il Sindaco Gaetano Cimmino durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri sul Patto per Fincantieri. Un consiglio aperto a tutte le Istituzioni chiamate a fare massa critica per lo sviluppo dei cantieri stabiesi.
La Conferenza dei capigruppo dello scorso 8 marzo ne aveva unanimemente deciso la convocazione sulla base di un documento articolato in 4 punti. 1) Piano industriale. Fincantieri Castellammare deve tornare ad essere un centro autonomo di costo e realizzare navi di medie e grandi dimensioni. 2) Sostegno e investimenti. Puntuale definizione del ruolo del cantiere all’interno della Zona Economica Speciale con il coinvolgimento dell’Autorità portuale e della Regione, anche proponendo una verifica su eventuali ulteriori zone demaniali da asservire al sito. 3) Sensibilizzazione delle rappresentanze istituzionali. 4) Formazione. Sul modello Fincantieri Academy.
Nel suo intervento di apertura dei lavori, il Sindaco ha ben rappresentato la necessità e l’urgenza dello sviluppo del cantiere aumentandone la capacità produttiva, quindi i livelli occupazionali, e la produttività. Il Comune, ha sostenuto, non sarà più spettatore ma svolgerà un ruolo primario sui futuri investimenti, sia pubblici che privati.
“Da Castellammare faremo arrivare con forza la nostra voce, uniti in un’unica battaglia … il ruolo del Comune sarà quello di riunire intorno a un tavolo tutte le parti coinvolte. Partendo dall’amministratore delegato di Fincantieri Bono, dal Presidente della Regione De Luca, dal presidente dell’Autorità portuale Spirito, al Governo. Di Maio è un ministro del Sud e sono sicuro che ci aiuterà … il piano industriale verrà presentato a breve … e chiederemo con forza un investimento chiaro, netto, sostanzioso … Questa amministrazione ha inteso dare la cittadinanza onoraria a Fincantieri e per l’occasione organizzeremo una manifestazione coinvolgendo tutti … Siamo lieti e contenti che sia stato riconfermato Bono … Vogliamo capire quali investimenti si vogliono fare … Parleremo un’unica lingua.”
Un messaggio che è apparso un forte richiamo all’unità e alla collaborazione da parte di tutti. In questa logica pare vada inteso il conferimento della cittadinanza onoraria a Fincantieri e non come una captatio benevolentiae, come paventato da alcuni nel corso del dibattito. Una discussione, a volte accesa, alla quale hanno partecipato molti consiglieri comunali, rappresentanti di altre istituzioni, sindacalisti e, ogni tanto, anche il pubblico presente.
Tanto che il Sindaco, in chiusura, ha ritenuto di sottolineare alcuni aspetti. “Io come sindaco e noi come maggioranza padroni non ne abbiamo. La cittadinanza onoraria verrà data a Fincantieri … non a Bono … Castellammare è Fincantieri e Fincantieri è Castellammare … L’unico vero grande assente è stata la Regione … I consiglieri regionali che ho votato 5 anni fa erano presenti oggi. Ho notato l’assenza di altri consiglieri, che pure sono venuti su questo territorio e non hanno avuto poche preferenze … Sono sicuro che il messaggio arriverà forte al presidente De Luca … L’ho detto poc’anzi a telefono con Bono (c’era stata infatti una breve sospensione) … che vogliamo essere protagonisti di quello che sarà il piano industriale … che prevederà anche finanziamenti regionali … La Regione quanto è disposta a investire su questo territorio? Le elezioni sono alle porte e nel caso in cui farà mancare il suo apporto noi inviteremo i nostri cittadini a non recarsi alle urne … Bono mi ha confermato, come ieri Alessandro Pelosini, che Fincantieri ha la volontà seria di investire … Bisogna evitare che Fincantieri dica: io sono disponibile a investire, la Regione dov’è? E la Regione dica: io sono disponibile, la Fincantieri dov’è? Noi dobbiamo aprire un tavolo di confronto. Bono mi disse che sarebbe venuto in primavera a Castellammare per partecipare a un convegno. Siamo capaci di organizzarlo? Facciamolo. Di Maio ci sarà … la Regione ci sarà. Siamo obbligati a portare De Luca a Castellammare a parlare … con atti concreti e numeri chiari. Se pensiamo che debba essere solo la proprietà ad investire, amici cari stiamo sbagliando un’altra volta”.
Il voto del consiglio comunale sulla cittadinanza onoraria è stato unanime e senza riserve.
A questo punto, abbiamo chiesto un commento al Presidente dell’Autorità portuale, Pietro Spirito. “E’ necessaria un’analisi sul piano strategico di Fincantieri, che va discusso con le istituzioni di Castellammare, in un quadro di lungo periodo. L’Autorità deve accompagnare il processo. Per noi Fincantieri è un concessionario, occupa degli spazi e noi lavoriamo perché si mantenga una presenza industriale così importante e vitale per l’intera regione. Tutte le iniziative che possono dare fiato allo sviluppo del cantiere di Castellammare ci vedono favorevoli. La discussione sul piano regolatore del porto, che va fatta insieme alla città, finora non è stata facilissima perché si sono succedute molte amministrazioni. Occorre fare ragionamenti di spessore. Il porto di Castellammare deve individuare le sue tre vocazioni: il risanamento dei vecchi oggetti industriali; il turismo; la missione industriale. La cittadinanza a Fincantieri è il giusto rispetto della storia”.