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Consuntivo 2021 di Arpac. 2 – obiettivi specifici

by Flavio Cioffi
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Vi abbiamo dato conto la settimana scorsa del sostanziale, miracoloso, pareggio di bilancio raggiunto dall’Arpac nel 2021 (https://www.genteeterritorio.it/consuntivo-2021-di-arpac-1-aspetti-finanziari/) vediamo ora, alla luce della relazione del Direttore Generale Stefano Sorvino, quali sono stati gli obiettivi specifici conseguiti.

Partiamo da: innovazione gestionale, ricerca tecnica e sviluppo prestazionale dei livelli di servizio. Il che, in concreto, significa:

  • maggiore omogeneità operativa delle funzioni tecniche di controllo e monitoraggio, mediante la definizione di più appropriate procedure gestionali;
  • adeguata garanzia delle azioni tecniche previste in materia di qualità dell’aria, acque interne e marino-costiere ed acque marine (Marine Strategy), radioattività ambientale, consumo di suolo, meteorologia previsionale operativa;
  • produzione di studi, monitoraggi, piani e programmi per la tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse naturali, nonché per la valutazione e prevenzione dei rischi di incendi connessi alle attività produttive;
  • attiva partecipazione ai consessi operativi del Consiglio di sistema nazionale per la protezione dell’ambiente e della Regione Campania, contribuendo fattivamente allo sviluppo delle loro attività.

Si è anche dato concreto avvio alla razionalizzazione della logistica delle sedi, con il trasferimento dei laboratori del Dipartimento provinciale di Benevento in un funzionale immobile messo a disposizione dal Comune.

Sono poi stati stipulati una serie di accordi, di cui oltre dieci particolarmente significativi, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, con la Regione, gli Enti territoriali, le Autorità giudiziarie, i soggetti concessionari, gestori e privati, per lo svolgimento di attività tecniche aggiuntive e facoltative, che hanno consentito di potenziare le attività a servizio del territorio. Tra queste:

  • la convenzione con ISPRA-ARPA per vigilanza rifiuti;
  • quelle per la caratterizzazione e bonifica dei siti di discarica Parco Saurino 1 e 2, a Santa Maria La Fossa, con il Commissario di governo, il Ministero dell’ambiente e la Regione Campania;
  • quella con la stessa Regione per i controlli e le caratterizzazioni della frazione umida tritovagliata, stabilizzata, raffinata (F.U.T.S.) prodotta dagli impianti S.T.I.R.

E’ ulteriormente progredito il già avanzato processo di digitalizzazione delle procedure, con la conseguente progressiva semplificazione dei processi gestionali, in modo da offrire anche un più snello e trasparente dialogo con la cittadinanza, documentato anche dalle positive attestazioni rilasciate dal Nucleo/Organismo indipendente di valutazione:

  • Aggiornamento continuo del nuovo portale del sito web, per una più facile comprensione e consultazione dei dati pubblicati;
  • Piattaforma per la gestione dei bandi di concorso e selezione del personale;
  • Restyling del portale “Acque di balneazione”, che fornisce ad utenti e stakeholders informazioni precise e dettagliate circa le variabili condizioni di balneabilità delle acque campane in tempo reale;
  • Digitalizzazione degli atti relativi alle attività ispettive e di controllo;
  • E’ in fase di realizzazione il “cassetto ambientale”, cioè un’area del sito istituzionale (accessibile tramite la piattaforma abilitata SPID – Sistema pubblico di identità digitale), che ha la finalità di consentire a cittadini e aziende di visionare i risultati dei sopralluoghi e dei controlli ispettivi in un’ottica di collaborazione interattiva;
  • Digitalizzazione delle richieste di accesso civico di cittadini e imprese con trattamento delle istanze in modalità completamente digitale per ridurre i tempi di attesa, dal 2022 sul portale istituzionale è attivo il nuovo registro delle pratiche di accesso agli atti (Sicr@web);
  • In fase di realizzazione la gestione ottimale del Sistema informativo regionale ambientale (SIRA), con lo sviluppo di metodi SW completamente automatici che creano il flusso dei dati verso la sezione dedicata del portale OPEN DATA dove vengono pubblicati.

Quanto alle politiche di gestione delle risorse umane: è ben regolamentato il lavoro agile ordinario; migliorata l’organizzazione, nonostante la pandemia; consolidata la pratica del principio della rotazione negli incarichi; maggiore omogeneità operativa per le funzioni di controllo e monitoraggio delle aree tecniche dell’Agenzia.

Per ovviare alla cronica carenza di personale soprattutto tecnico, accresciuta dai pensionamenti e non solo, sono state promosse varie procedure ordinarie e straordinarie di reclutamento: mobilità, stabilizzazioni, concorsi a tempo determinato, collaborazioni professionali, assunzioni di dirigenti, “verticalizzazioni” per la valorizzazione del personale interno, reclutamento di categorie protette, lavoro interinale, ecc. In particolare, sono state assunte nove unità tecniche altamente specializzate, impegnate nell’ambito della Marine strategy, e reclutate alcune decine di unità esperte destinate alle aree tecniche e laboratoristiche dei dipartimenti provinciali (tra cui periti chimici, esperti in campi elettromagnetici e dirigenti tecnici).

Quindi, come dicono in Arpac, si tratterebbe di una “Agenzia in movimento”. Il che, concretamente, starebbe a significare ringiovanimento delle risorse umane ed ammodernamento strumentale e tecnologico.

Bene. Però anche l’ambiente si muove, anzi corre, e spesso nella direzione sbagliata tra roghi, discariche, sversamenti abusivi e via dicendo. Il territorio ha bisogno che l’Arpac, ora che ha invertito la tendenza, si metta a correre anche lei.