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Da Carrara all’Amazzonia

by Redazione
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Da Carrara all’Amazzonia. Dalle cave ad una piccola foresta affidata alla cura di ragazzi indios. Un percorso “green” che ci ha affascinato e che merita di essere raccontato. L’impresa edile San Colombano di Carrara, che si è già occupata del riempimento degli spazi a mare del nuovo porto di Savona-Vado utilizzando 800.000 tonnellate di residui delle cave di marmo, ha finanziato la realizzazione di una piccola foresta in Amazzonia, a Manaus, al fine di emettere ossigeno per “compensare” le emissioni di CO2 in Italia.

Un progetto globale che si caratterizza anche nella “Escola Agricola”, un piccolo istituto di formazione professionale dove già 11 bambini imparano le regole base per una nuova convivenza fra agricoltura e foresta, in una visione di tutela del polmone verde del mondo. Il concetto di base è che ogni albero è in grado di emettere ossigeno che compensa indirettamente nell’atmosfera le emissioni nocive, ovunque queste si realizzino.

Già a partire dai prossimi mesi, ci saranno ancora più alberi piantati nella mini-foresta italiana di Manaus e più ragazzi in grado di studiare per poi mettere a disposizione di una delle regioni più sensibili del mondo la loro capacità di compenetrare sviluppo e ambiente.