Porto Santo Stefano Monte Argentario. 25/26/27 luglio 2025 ottava edizione del Pop Corn Festival del Corto, evento di cortometraggi diretto da Francesca Castriconi e organizzato dall’Associazione Argentario Art Day APS. Tema del festival: “Impronte, tracce di vita”. 18 cortometraggi in concorso divisi in tre categorie.
I premi, i vincitori e le motivazioni.
MIGLIOR CORTO ITALIANO a Marcello di Maurizio Lombardi. “La vita sbandata di un ragazzo che improvvisamente rimane affascinato dal meraviglioso mondo del cinema e si allontana dalla violenza della strada trovandovi un rifugio momentaneo. Un racconto complesso e completo, emozionante che racconta la vita attraverso la metafora del cinema”.
MIGLIOR CORTO INTERNAZIONALE a Rochelle di Tom Furniss (Nuova Zelanda). “Un’eccellente regia ha saputo emozionarci raccontando la storia di una macchina, una corsa, ma soprattutto un’amicizia che non può essere dimenticata. Il ballo unico e speciale nel finale è un inno alla vita”.
MIGLIOR CORTO DI ANIMAZIONE a Playing God di Matteo Burani. “Il mistero della vita, lo sguardo su di essa, il disperato bisogno di autodeterminazione sono gli ingredienti di una storia traslata in una dimensione stilistica eccellentemente governata, che tocca i grandi interrogativi sulla creazione e sul destino dell’Uomo”.
PREMIO RAFFELLA CARRA’ a Il Taglio di Jonas di Rosario Capozzolo. “Abbiamo assistito alla scoperta di un rapporto importante, quello tra una madre e un figlio. L’imbarazzo, la curiosità ma anche la possibilità di un nuovo futuro tra questa madre e un figlio così bisognoso d’amore. Per la sua originalità, per come ci conduce fino alla fine con leggerezza facendoci scoprire all’improvviso una vera e propria rivelazione”.
PREMIO PANALIGHT a Marcello di Maurizio Lombardi. “Perché racconta con sincerità e profondità il dietro le quinte del cinema, una storia che parla di passione, precisione e fatica creativa. È il corto che più valorizza il lavoro cinematografico con una fotografia curata e che mette in primo piano ogni aspetto: i movimenti macchina sono studiati per immergere lo spettatore nel processo creativo e la luce valorizza l’atmosfera di ogni scena. Marcello dimostra come la qualità dei mezzi e la consapevolezza tecnica siano fondamentali per dare vita a una storia autentica e coinvolgente e di come mezzi tecnici, visione e maestranze si fondano per costruire il cinema vero!”. E a Sette minuti di Alessia Bottone. “Il film affronta un tema sociale attuale con grande rigore e misura. La scelta del bianco e nero richiama un’estetica d’epoca che si sposa perfettamente con il contesto narrativo, restituendo autenticità e profondità. La macchina a mano, sempre controllata, accompagna la storia con discrezione, mentre fotografia e luce, essenziali ma curate, rafforzano il realismo del racconto. ‘Sette minuti’ dimostra come, anche con un impianto tecnico sobrio ma consapevole, si possa raggiungere un risultato potente ed efficace”.
PREMIO MUJERES NEL CINEMA a Dietro la rezza di Arianna Cavallo. “Un corto delicato e potente allo stesso tempo, che svela l’universo nascosto della protagonista attraverso le fasi della vita con grazia e accuratezza, attraverso una troupe composta da tante professioniste che sostengono la regista nella narrazione di questo splendido affresco visivo che avvolge lo spettatore e lo fa riflettere, su quanto ognuna di noi possa sentirsi ‘Dietro la rezza’ e di quanto sia difficile ma allo stesso tempo necessario trovare la forza per uscire di là. E di quanto sia importante che l’audiovisivo assuma su di sé la responsabilità di raccontare al pubblico le nostre piccole e grandi battaglie quotidiane”.
MENZIONE MOSCERINE FILM FESTIVAL a Yo voy con migo di Chelo Loureiro (Spagna). “In una società che ci spinge a cercare approvazione dall’esterno, in cui l’omologazione ci fa sentire accettati, una bambina cerca di essere vista da un bambino che le piace rinunciando a tutto quello che la rende unica, ottiene il suo interesse e si rende conto di aver perso se stessa. Con la semplicità dei bambini e un’animazione poetica, questo corto ci ricorda che l’importante nella vita non è piacere agli altri ma a se stessi. La felicità è fatta di consapevolezza e libertà”.
MENZIONE VISION 2030 a Pinocchio reborn di Matteo Cirillo. “L’unicità di ognuno di noi è l’unica forma di sopravvivenza dell’essere umano intero, per un mondo più onesto e gentile”.
PREMIO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ a Pinocchio reborn di Matteo Cirillo. “Abbiamo deciso di premiare ‘Pinocchio reborn’ di Matteo Cirillo per aver trasformato una favola classica in una denuncia silenziosa, ma eloquente e per la forza con cui riesce a rileggere una favola universale trasformandola in una riflessione attualissima sull’identità, sull’autenticità e sul dolore dell’esclusione. In un linguaggio intimo e potente, il cortometraggio racconta la difficoltà di essere sé stessi in una società che spesso premia l’omologazione e punisce la verità. La reazione del protagonista di conformarsi, tornando burattino pur di sentirsi accettato, diventa una metafora potente della solitudine e dell’emarginazione che spesso colpiscono chi sceglie di restare autentico. Un linguaggio simbolico che riesce a rendere visibile il disagio invisibile di molti”.
PREMIO CREW UNITED e PREMIO INLUSION CREATIVE HUB a Marcello di Maurizio Lombardi, Rochelle di Tom Furniss e Playing God di Matteo Burani.
PREMIO DEL PUBBLICO a Pinocchio reborn di Matteo Cirillo.