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IMO, MedECA e Cittadini per l’aria

by Redazione
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IMO è l’Organizzazione Marittima Internazionale. MedECA sta per Area a Controllo delle Emissioni nel Mediterraneo. Ebbene tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo e la UE hanno chiesto all’IMO di designare il Mar Mediterraneo come area a controllo per gli ossidi di zolfo. La proposta sarà esaminata nella riunione del Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (MEPC) che si terrà a giugno a Londra.

La rete delle ONG dei paesi del Mediterraneo, di cui Cittadini per l’aria fa parte, “accoglie con favore la presentazione della proposta congratulandosi con le parti e le organizzazioni internazionali che, con impegno e collaborazione straordinari, hanno reso realtà la proposta”.

L’obiettivo sarebbe quello di ottenere che l’Area a Controllo delle Emissioni possa entrare in vigore nel 2025 per proteggere l’ambiente dalla minaccia derivante dall’inquinamento atmosferico prodotto dalle emissioni delle navi. Aree ECA esistono già in Europa, Nord America e Caraibi e avrebbero portato significativi miglioramenti della qualità dell’aria, senza determinare criticità di tipo economico o problemi sulla fornitura di carburante più pulito”.

Vi proponiamo di seguito la sintesi del documento di proposta come diffuso dalla ONG Cittadini per l’aria.

La proposta di designazione della Med SOx ECA è necessaria per proteggere la salute pubblica e l’ambiente nel Mar Mediterraneo, nelle acque e nelle coste regionali e nelle comunità degli Stati costieri del Mediterraneo riducendo l’esposizione a livelli nocivi di inquinamento atmosferico derivante da tali emissioni. […] (Esso) fornisce ulteriori vantaggi necessari oltre a quelli forniti dall’attuazione degli standard globali di qualità dei combustibili, in particolare il limite globale dello 0,5% di zolfo. […] L’onere per il trasporto marittimo internazionale è inferiore rispetto ai miglioramenti della qualità dell’aria, alla riduzione della mortalità prematura e all’incidenza sanitaria associata a questo inquinamento atmosferico e agli altri benefici per l’ambiente […] Ridurrà significativamente le emissioni delle navi e apporterà benefici sostanziali ad ampi segmenti della popolazione, nonché agli ecosistemi marini e terrestri. L’inquinamento atmosferico causato dalle navi si verifica non solo nei porti e nelle coste del Mediterraneo, ma viene anche trasportato per centinaia di chilometri nell’entroterra. Quando le persone respirano quest’aria inquinata, la loro salute ne risente negativamente, portando a una perdita di produttività a causa di un aumento delle malattie, dei ricoveri ospedalieri e persino delle morti premature. Nella regione mediterranea vivono 507 milioni di persone in aree con inquinamento atmosferico a livelli superiori agli standard nazionali di qualità dell’aria ambiente e/o a livelli che sono dannosi secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).”