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La UE ha detto si. Al via i piccoli prestiti

by Luca Rampazzo
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A seguito di un fulmineo consenso da parte della Commissione Europea, il Decreto-Legge, cosiddetto Liquidità, è entrato nella piena operatività. È stato, oggi, anche predisposto il modello di dichiarazione necessario perché venga fornita la garanzia da parte dello Stato alla banca, o ad altro soggetto autorizzato, per le aziende danneggiate dal COVID 19. Di seguito il link all’apposito sito: https://www.fondidigaranzia.it/normativa-e-modulistica/modulistica/

Il modulo pare far riferimento a questa ipotesi, come individuata nel sito del MISE:

Garanzia al 100% per i prestiti di importo non superiore al 25% dei ricavi fino a un massimo di 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito (rating). Le banche potranno, teoricamente, erogare i prestiti senza attendere il via libera del Fondo di Garanzia;

Il riferimento è all’articolo 13 del Decreto-Legge, il quale prevede tra le altre cose:

  • Inizio del rimborso del capitale prestato non prima di 24 mesi dall’erogazione.
  • Una durata massima di 72 mesi.
  • Come visto il finanziamento deve rispettare la duplice soglia: massimo 25% dei ricavi del soggetto beneficiario e non superiore a 25.000 euro.
  • Un tasso di interesse, nel caso di garanzia diretta, o un premio complessivo di garanzia, nel caso di riassicurazione, che tiene conto della sola copertura dei soli costi di istruttoria e di gestione dell’operazione finanziaria.
  • Non ci sono costi di istruttoria in caso di mancato perfezionamento del prestito.

La garanzia del Fondo può essere richiesta anche su operazioni finanziarie già perfezionate ed erogate dal soggetto finanziatore da non oltre 3 mesi dalla data di presentazione della richiesta e, comunque, in data successiva al 31/01/2020.

Attenzione, la banca non è in alcun modo tenuta a fornire il prestito. E non vi è limite alcuno al motivo per cui potrebbe rifiutarlo. Lo Stato, è vero, presta una garanzia pubblica, ma non prevede alcun meccanismo obbligatorio per le banche.

Infatti, consultati da chi scrive, molti imprenditori hanno già ricevuto proposte di finanziamento da parte delle banche. Ai sensi, però, dell’articolo 1 del DL Liquidità, e quindi garantiti da SACE senza il vincolo del danneggiamento da CoVID-19. Il che comporta con un tasso di interesse che va dallo 0,25% del primo anno all’1% dal quarto anno in poi. Essi sono strutturalmente differenti da quelli di cui sopra. E decisamente più graditi. Da non confondersi, visto che le soglie sono le medesime per le piccole imprese: 25% dei ricavi.

In ogni caso, va rilevato che il tempo in cui l’Unione Europea si è mossa è stato davvero ridotto. Adesso dovremo vedere se Stato ed ABI uguaglieranno tale velocità e ci metteranno magari un sovrappiù di efficienza per favorire i richiedenti. In ogni caso da oggi abbiamo almeno i moduli con cui fare le richieste. E non è poco.