«Siamo quell’insulto. Siamo quella parola che imbarazza.
Siamo quel volantino che hai staccato e gettato a terra un’infinità di volte.
Siamo quelle strade e quei quartieri dove hai paura di passare,
le escluse che hanno il permesso di vivere solo di notte.
Siamo lavoratricɜ, manodopera di carne e ossa.
Siamo puttane. Prostitute. Squillo.»