“Showpero è un atto di sabotaggio contro la più diffusa delle illusioni contemporanee: che amare il proprio lavoro equivalga a non lavorare affatto. Tra capitoli dedicati alla maternità come paradigma salariale, alle call con Dio, al Diplodus sargus sargus, alla sveglia che parla con la voce di Mattarella, e al lavoratore selvaggio che si perde a parlare coi piccioni, Showpero è un libro che non dà risposte semplici, ma fa venire voglia di fare domande radicali, criticando alcune delle palinodie più centrali del nostro tempo:
– il culto del talento come predestinazione,
– la fusione tra identità personale e ruolo professionale,
– il self branding come religione laica,
– il mito tossico della felicità attraverso la produttività.”