“La storia della viticoltura e dell’enologia siciliana è stata investita lungo tutto l’Ottocento da un susseguirsi di eventi di rilevante portata che hanno determinato una vera e propria rottura rispetto al passato: la creazione di una tipologia di vino “conciato” come il marsala, per iniziativa dei mercanti-imprenditori inglesi, la consistente e rapida espansione del vigneto, lo sviluppo degli studi ampelografici, la netta separazione delle competenze viticole da quelle enologiche, l’impianto di numerose varietà di vitigni stranieri, l’introduzione di criteri di vinificazione moderni per la produzione di vini da pasto su modello di quelli francesi, la distruzione dei vigneti provocata dal parassita fillosserico, la conseguente reinvenzione della viticoltura su “piede” americano“.
