Il Protocollo di legalità tra la Sogin, la società pubblica che si occupa della dismissione degli impianti nucleari, e i Prefetti delle otto province interessate dai lavori (Alessandria, Caserta, Latina, Matera, Piacenza, Roma, Varese, Vercelli), firmato per la prima volta nel 2011, è stato rinnovato per un ulteriore triennio.
“Il protocollo ha l’obiettivo di prevenire ogni possibile infiltrazione della criminalità nell’ambito degli appalti per lavori, servizi e forniture collegati alle attività della Società (…) prevede la richiesta delle informative antimafia per l’intera filiera di imprese e fornitori che eseguono lavori di valore pari o superiore a 200.000 euro e servizi e forniture di valore pari o superiore a 150.000 euro (…) le verifiche antimafia ai sub-appalti indipendentemente dal loro valore economico e ai sub-affidamenti per prestazioni maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose, quali: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra, materiali inerti, calcestruzzo, ferro lavorato e noli di macchinari, etc. (…) pone particolare attenzione alle modalità di assunzione della manodopera attraverso procedure di reclutamento di massima trasparenza”.