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Sovranismo continentale europeo

by Luigi Gravagnuolo
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Lunedì 21ottobre u.s., in prima serata su Rai3, è stata messa in onda da Report, ‘La fabbrica della paura’, un’inchiesta sui rapporti tra la nostra Lega, Putin, Bannon e il fondamentalismo cristiano d’Oriente e di Occidente. L’ha firmata il giornalista Giorgio Mottola, riprendendo il lavoro dei mesi scorsi dei suoi colleghi de L’Espresso e le immagini di BuzzFeed, ricucite ed arricchite magistralmente.

Vi si dice, tra l’altro, della famosa cena d’affari politica del 18 ottobre dello scorso anno a Mosca, in cui sarebbe stata pattuita una tangente dei 49 M€ a vantaggio della Lega nell’ambito di una transazione petrolifera transnazionale. Ma più volte sia Mottola, sia il direttore della testata Report, Sigfrido Ranucci, hanno ribadito che di questa somma non è stata trovata traccia. L’inchiesta di Report, insomma, non è stata centrata sulla corruzione, ma sull’esistenza di una rete internazionale finalizzata a sostenere nel mondo tutti i sovranismi e, con riferimento all’Europa, a far saltare o quanto meno ad indebolire l’U.E. All’uopo, dalle opulente casse delle centrali tradizionaliste USA, sarebbero recentemente confluiti verso i movimenti sovranisti europei due miliardi di dollari, altro che i miserelli 49 milioni di Putin!

Nessuno, dico nessuno, ha potuto obiettare alcunché nel merito dei contenuti. La Lega e FdI hanno però polemizzato con forza sul metodo. È legittimo mettere in onda sulla rete pubblica, a meno di una settimana dal voto in Umbria, un’inchiesta che certamente non mette in buona luce i nostri sovranisti, dimostrando che essi non sono affatto dei romantici dal cuore caldo pronti ad immolarsi per la patria, bensì anelli di una rete internazionale che trama da anni per sovvertire l’ordine mondiale?

Comprensibile perciò il disappunto dei nostri sovranisti, il servizio di certo non ha fatto bene alla loro coalizione impegnata in queste ore nelle regionali umbre. Ma possono porsi dei limiti al diritto-dovere dei giornalisti di informare e al corrispettivo diritto dei cittadini di essere informati in modo esaustivo ed imparziale su quanto accade nel mondo? Certo, forse sarebbe stato opportuno, o quanto meno elegante, rinviare la messa in onda di una settimana, ma quante elezioni si svolgono in Italia praticamente senza soluzione di continuità? Finita l’Umbria, si voterà in Calabria, poi in Emilia Romagna, poi nelle altre regioni nella tornata della primavera 2020. Che facciamo? Sospendiamo la libertà di stampa vita natural durante?

Senza contare che – chiunque abbia bazzicato sia pure episodicamente qualche redazione può ben capirlo – c’è sempre il rischio che una fuga di notizie favorisca la concorrenza e la metta nelle condizioni di anticipare e bruciare un’inchiesta che si ha tra le mani. Il servizio pubblico deve allora essere condannato a soccombere alla concorrenza privata?

Il CdA della Rai, convocato d’urgenza su richiesta dei consiglieri Igor De Biasio (Lega) e Giampaolo Rossi (FdI), nella riunione del 24 ottobre ha perciò respinto la richiesta di censura nei confronti della redazione di Report e di Rai3, limitandosi a suggerire al servizio pubblico di dare adeguato spazio ad eventuali repliche o contro-inchieste sullo stesso argomento. Repliche e contro-inchieste alquanto improbabili.

Per quanto ci riguarda, oltre alle informazioni acquisite e all’apprezzamento per l’egregia fattura del prodotto giornalistico messo in onda, ne abbiamo tratto la conferma di una nostra persuasione consolidatasi da tempo. Matteo Salvini non è una pedina nelle mani di Putin come molti congetturano; lo è magari di Bannon, che a sua volta tiene le fila del collegamento Trump-Putin. Insomma, Trump e Putin, che sullo scacchiere europeo hanno degli ovvi conflitti di interessi, convergono strategicamente sull’obiettivo dello smembramento dell’U.E. La vera risposta sarebbe un sovranismo continentale europeo, ma gli Stati nazionali nati tra ‘700 ed ‘800 resistono ad una maggiore coesione. Il che è un vantaggio non di poco conto per l’internazionale sovran-fondamentalista.