Si è tenuta martedì 16 dicembre, presso il Complesso Monumentale di San Giovanni al Borgo di Cava de’ Tirreni, l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro “I luoghi di Sant’Alferio”, un viaggio fotografico nella millenaria Abbazia Benedettina della SS. Trinità, candidata tra i siti dell’Unesco.
Una selezione di oltre 200 straordinarie immagini che ritraggono gli ambienti della Badia di Cava, anche quelli che normalmente non sono aperti al pubblico, organizzata in un percorso cronologico che parte dalla costruzione del monastero risalente all’anno 1011 per arrivare ai nostri giorni, attraverso il fascino della storia ed i numerosi interventi di recupero e restauro eseguiti negli anni.
All’evento, moderato dal giornalista Antonio Di Martino, hanno partecipato il sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, l’abate ordinario Don Michele Petruzzelli, il presidente dell’Ordine degli Architetti di Salerno Pasquale Caprio, il prof. Claudio Azzara dell’Università degli studi di Salerno, il direttore del Centro Studi per la Storia di Cava de’ Tirreni prof. Giuseppe Foscari, la dirigente del Liceo Scientifico “A. Genoino” prof.ssa Stefania Lombardi, l’architetto e docente responsabile dei progetti di alternanza scuola-lavoro dello stesso liceo prof.ssa Emilia Giordano, la dirigente dell’IIS “Della Corte Vanvitelli” prof.ssa Franca Masi, l’editore di Areablu Edizioni Gerardo Di Agostino e gli autori del libro Marco Vitale e Gianluca Cicco.
Il libro fotografico “I Luoghi di Sant’Alferio”, edito da Areablu Edizioni, è stato ideato e realizzato da Marco Vitale, fotografo di architettura e di interni, con i testi di Giuseppe Gianluca Cicco, esperto in storia medievale, ed i contributi di Don Leone Morinelli, responsabile della Biblioteca e dell’Archivio della Badia Monumento Nazionale, che prende il suo nome da Sant’Alferio, nobile salernitano ritiratosi alla vita monastica nelle colline della Badia che, dopo un’apparizione di tre fasci di luce, la Santissima Trinità per l’appunto, diede inizio alla costruzione del monastero.
La bellissima mostra, costituita da pannelli di grande formato, consentirà ai visitatori di essere proiettati anche in un’esperienza immersiva, attraverso un tour virtuale con immagini a 360 gradi.
Il progetto ha visto la partecipazione attiva degli studenti di alcuni istituti superiori cavesi. In particolare, quelli del Liceo Scientifico “A. Genoino” hanno realizzato, sotto la supervisione del prof. Carlo Catuogno, dei pannelli in ceramica raffiguranti i codici miniati custoditi nella biblioteca della Badia, mentre gli alunni della prof.ssa Emilia Giordano, diretti da Gianluca Cicco, hanno creato un vero e proprio documentario sull’Abbazia ed un cortometraggio sui codici miniati. I lavori degli studenti, esposti nella mostra, saranno anche protagonisti di uno degli eventi collaterali nell’ambito del progetto “I luoghi di Sant’Alferio” che si terrà il prossimo 11 gennaio nella sala conferenze del Complesso Monumentale di San Giovanni.
E sempre nelle sale della mostra, il 19 dicembre si è tenuto un convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno dal titolo “I Luoghi di Sant’Alferio”, che ha illustrato la storia della costruzione del monastero, le trasformazioni avute nei secoli e l’influenza dello spirito benedettino dell’ora et labora sulla cultura e sul territorio.
Per chi volesse visitarla, la mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 31 gennaio 2020.