“Pubblicato per la prima volta nel 1981, il volume di Griselda Pollock (Holberg Prize nel 2020.) e Rozsika Parker(tra le protagoniste del Women’s Art History Collective) è considerato una pietra miliare del pensiero femminista internazionale. Non si limita a denunciare l’assenza delle donne dal canone artistico: decostruisce i meccanismi ideologici che, per secoli, hanno stabilito chi avesse diritto alla creatività, alla parola, alla visibilità. Non si tratta quindi solo di aggiungere qualche figura femminile a un canone consolidato, ma di mettere in discussione i presupposti stessi della disciplina costruiti strategicamente sull’esclusione delle artiste“.