L’Associazione genovese degli agenti e mediatori marittimi ha festeggiato lo scorso 16 giugno, con un’assemblea aperta, gli 80 anni dalla sua costituzione. Nell’occasione è stata lanciata “l’idea di un organismo nuovo di consultazione e, al tempo stesso problem solver, che non sia composto solo dalle tradizionali categorie del cluster marittimo, ma anche dalle industrie manifatturiere del quadrante Nord-Ovest (Liguria, Piemonte e Lombardia, ma anche dall’Emilia Romagna). Una proposta (…) tale da imporre anche alle Istituzioni metodi e tempi per affrontare e risolvere i problemi del più importante polo logistico-industriale italiano nonché un allargamento della digitalizzazione portuale all’intero Nord-Ovest”.
Pare che, di fatto, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e il Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, siano d’accordo. Torna quindi l’idea di una macroregione del Nord-Ovest. Presenti tra gli altri la neo Sindaca di Genova, Silvia Salis, e il nuovo Commissario del porto di Genova/Savona, Matteo Paroli.
Secondo un dato estrapolato dall’abstract di una ricerca in corso a opera del Centro Giuseppe Bono, a un aumento del 18% del traffico movimentato per l’industria manifatturiera nel porto di Genova (a discapito dei porti del Nord Europa oggi anche penalizzati dalla crisi del sistema delle idrovie) corrisponderebbe un vantaggio competitivo del 6/7% sul costo dei prodotti finiti.
Occasione storica per “fare fronte comune per una moderna logistica fra porto di Genova e regioni”.