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AEPI chiede un Ministero del Made in Italy

by Noemi Vorro
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Si è tenuto ieri a Roma, come preannunciatovi, l’incontro organizzato dalla Confederazione AEPI (Associazione Europea dei Professionisti e delle Imprese) sul tema delle eccellenze italiane. Tre tavole rotonde con oltre 20 relatori, rappresentanti del mondo dei professionisti, delle imprese e delle Istituzioni.

Mino Dinoi, presidente nazionale di AEPI, commentando l’evento ha precisato che “unire le eccellenze significa creare l’eccellenza”. La qualità indiscussa del Made in Italy richiederebbe la creazione di un apposito Ministero “sia per dare un’interlocuzione certa, sia per poter utilizzare risorse economiche vere … Mettiamo a disposizione le nostre conoscenze e la nostra rete per ampliare il dibattito sulle qualità territoriali, che devono essere costantemente conosciute e promosse”.

Questi i numeri di AEPI: 26 associazioni, 240mila imprese e oltre 9 mila professionisti. Tra i suoi obiettivi – continua Dinoi – “quello di unire le realtà nazionali che non hanno la forza di mettersi in luce, coinvolgere gli organismi regionali che sono fuori dalle reti…”

In quest’ottica, “il 6 dicembre a Milano presenteremo il nostro modello datoriale. Spazieremo dal microcredito, agli aiuti alle imprese che vogliono produrre all’estero. Internazionalizzare: dal primo gennaio apriremo una sede a Bruxelles, perché è indispensabile avere rapporti costanti con le realtà europee”.

Inoltre, “stiamo procedendo a un accordo interconfederale con i sindacati nel pubblico e nel privato, perché solo una visione 4.0 aiuta a creare una piattaforma programmatica di interventi utili anche alla Pubblica Amministrazione”.