L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania continua a essere in prima linea nelle indagini sui terreni agricoli della “Terra dei Fuochi”, un impegno incessante che dura da circa dieci anni. L’approvazione dei recenti decreti sottolinea il ruolo cruciale dell’Agenzia nelle attività di monitoraggio e controllo ambientale del territorio, anche nell’ambito delle attività del Gruppo di Lavoro istituito dalla Legge n.6/2014, con la specifica finalità di garantire la sicurezza delle produzioni agroalimentari in un’area così complessa.
I recenti decreti interministeriali del 6 maggio 2025 n. 112 e n. 113 (in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) rendono pubblici i dati delle indagini svolte su ulteriori terreni agricoli delle Aree Vaste “Maruzzella” e “Lo Uttaro”, fornendo un importante aggiornamento del patrimonio conoscitivo sul relativo stato di contaminazione.
L’Area Vasta intercomunale di “Lo Uttaro”, individuata nel “Piano Regionale di Bonifica dei Siti Inquinati della Regione Campania” (BURC n. 129 del 27/05/2013), è storicamente interessata dalla presenza di diversi insediamenti industriali e di numerosi impianti di gestione rifiuti in esercizio e dismessi (Figura 1). L’Area è stata oggetto di una parziale riconversione urbanistica e, allo stato, coesistono in esso siti industriali dismessi, discariche non più attive, attività del terziario, parchi, edifici residenziali con giardini e orti familiari, e una porzione residuale di terreni, ancora effettivamente destinati alle produzioni agricole.
I risultati pubblicati per l’Area Vasta di “Lo Uttaro”, suddivisi in primo stralcio (DM 01.06.2021 n. 239) e secondo stralcio (DM 06.05.2025 n. 113), sono il risultato di indagini ad oggi condotte principalmente da Arpac e dai Carabinieri Forestali, sulla base delle indicazioni del Gruppo di lavoro di cui sono parte, e si sono concentrate su 367 terreni.
In totale, con il primo ed il secondo stralcio dell’Area Vasta di “Lo Uttaro”, sono state indagate complessivamente 367 particelle per una superficie complessiva di circa 131,7 ettari. Sono in corso le indagini e gli approfondimenti necessari per le residuali ulteriori 41 particelle, pari a circa 11,1 ettari, che saranno oggetto di un ulteriore stralcio a completamento delle investigazioni e classificazioni compiute sull’Area Vasta in esame
Figura 1: I principali siti di Discarica, Cave e Impianti industriali dismessi presenti nell’Area Vasta lo Uttaro.
Gli esiti delle attività svolte sui 131,7 ettari indagati hanno portato alle seguenti classificazioni dei terreni: 60,4 ha sono risultati terreni non agricoli mentre i restanti 71,3 ettari, effettivamente destinati ad attività agricole, sono stati classificati in Classe A, 4,7 ha, in Classe A1, 2,2 ha, in Classe B, 22,0 ha e in Classe D, 42,4 ha.
E’ opportuno ricordare che i terreni indagati dal Gdl, in base alle risultanze delle indagini dirette ed indirette, vengono suddivisi, ai fini dell’uso agricolo, nelle seguenti cinque classi di rischio:
CLASSE A: Terreni idonei alle produzioni agroalimentari;
CLASSE A1: Terreni idonei alle produzioni agroalimentari, ma con rifiuti in superficie da rimuovere;
CLASSE B: Terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni;
CLASSE C: Terreni idonei alle produzioni non agroalimentari; CLASSE D: Terreni con divieto di produzioni agroalimentari e silvo-pastorali.
Anche l’Area Vasta “Maruzzella”, inserita nel Piano Regionale di Bonifica, è storicamente interessata dalla presenza di diversi insediamenti industriali, con servizi a supporto, associata a numerosi siti di gestione rifiuti in esercizio e non (Figura 2).
Figura 2: I principali siti di Discarica, Cave e Impianti industriali dismessi presenti nell’Area Vasta lo Uttaro
È un’area morfologicamente pianeggiante, che si estende per una superficie di circa 215 ettari, nelle vicinanze del fiume Volturno. In essa sono presenti le tre discariche consortili “Maruzzella 1, 2 e 3”, il sito di trasferenza di rifiuti, gestito dal Consorzio CE/2, le ulteriori due discariche “Parco Saurino 1 e 2”, i siti di stoccaggio provvisorio “Località Pozzo Bianco e Ferrandelle”.
I dati riportati nel DM 06.05.2025 n. 112, relativo all’Area Vasta di “Maruzzella” primo stralcio, sono il risultato delle indagini svolte su 124 terreni, per una superficie totale di circa 164,3 ettari. Sono in corso le indagini e gli approfondimenti necessari per le residuali 138 particelle catastali, pari a 152,6 ettari, che saranno oggetto di un ulteriore stralcio a completamento delle investigazioni e classificazioni compiute sull’Area Vasta in esame
Dei 164,3 ettari indagati, 21,1 ha sono stati classificati come terreni non agricoli mentre i restanti 143,2 ettari, effettivamente destinati ad attività agricole, sono stati classificati in Classe A, 108,2 ha, in Classe A1, 5,2 ha, in Classe B, 25,8 ha, e in Classe D, 4,0 ha.
L’esame complessivo dei dati relativi ai terreni, ad oggi classificati nelle due Aree vaste, evidenzia che nell’Area Vasta di Maruzzella i terreni idonei alle produzioni agroalimentari (classe A/A1) costituiscono il 79,2%, quelli con limitazione a determinate produzioni agroalimentari (Classe B) il 18,0%, mentre quelli interdetti (classe D) il 2,8% della superficie agricola classificata, pari a 143, 2 ha.
Situazione diversa è emersa dalle indagini svolte nell’Area vasta di Lo Uttaro, dove le percentuali innanzi riportate si invertono a favore di una significativa interdizione dei terreni, attribuibile al diverso contesto storico industriale che nel tempo ha verosimilmente causato una contaminazione diffusa rilevata nel corso delle indagini effettuate. (Tabella 1).
TABELLA 1: Ripartizione percentuale dei Terreni classificati (DM 01.06.2021 N°239 e DM 06.05.2025 n. 113) (DM 06.05.2025 n. 112) | ||
Classe dei terreni ai fini dell’uso agricolo | Area Vasta “Lo Uttaro 1° e 2° Stralcio (% sul classificato) | Area Vasta “Maruzzella 1° Stralcio (% sul classificato) |
Classe A | 6,6% | 75,6% |
Classe A1 | 3,1% | 3,6% |
Classe B | 30,8% | 18,0% |
Classe D | 59,5% | 2,8% |
TOTALE CLASSIFICATO (ha) | 71,3 |
143,2 |
Nel dettaglio, gli esiti delle analisi svolte sui suoli, campionati nell’Area Vasto di Lo Uttaro hanno evidenziato presenza diffusa di IPA, Arsenico, Idrocarburi C>12, Diossine, Furani e PCB. Notevolmente ridotta invece è la presenza di inquinanti nell’Area Vasta “Maruzzella”, limitati alla presenza di Diossine e idrocarburi.
In sintesi, quindi, con i 2 nuovi Decreti interministeriali vengono interdetti alle coltivazioni nelle 2 Aree Vaste ulteriori 46,4 ettari (in maniera totale) e 47,8 ettari (in maniera parziale).
In ogni caso, è doveroso rappresentare che, in relazione ai metalli, i valori di biodisponibilità sono comunque risultati sempre molto bassi e che tutti i prodotti agricoli analizzati sono risultati conformi ai limiti normativi.
Attualmente, le attività stanno proseguendo sulla base delle priorità stabilite dal Gruppo di lavoro, con un impegno costante delle strutture agenziali coinvolte sia della Direzione Tecnica che dei Dipartimenti Provinciali che svolgono il ruolo di coordinamento, programmazione, campionamento, misurazioni, analisi ed elaborazione dei dati per la componente scientifica del GdL.
I dati ambientali disponibili vengono costantemente pubblicati e aggiornati sul sito di ARPAC (www.arpacampania.it).