“Della sicurezza e degli incidenti sul lavoro, tendenzialmente si parla quando le sirene delle ambulanze o, peggio, il silenzio assordante dei carri funebri si sono allontanati dal luogo della tragedia”.
Questo è l’incipit del comunicato diffuso oggi da Bureau Veritas Italia, attiva nel settore dei controlli, delle ispezioni e delle certificazioni. Come non essere d’accordo? E per questo motivo, a costo di sembrare pubblicitari, lo rilanciamo.
Stando agli ultimi dati disponibili, le denunce di infortuni sul lavoro sarebbero calate (-5,2% rispetto al 2024), mentre è cresciuto il numero delle morti sul lavoro (nel primo bimestre 2025 sono state 97, contro le 91 del 2024).
La prevenzione è fondamentale. E in questo quadro sarebbe utilissima la formazione degli auditor, “ovvero quegli specialisti della sicurezza che all’interno di ogni azienda sono in grado di vigilare, attraverso una presenza sul campo e un contatto costante con i lavoratori, sull’effettivo rispetto degli standard di sicurezza e sul miglioramento continuo del sistema di gestione (…) L’Auditor osserva con attenzione ogni minimo dettaglio e, per esperienza, sa dove si possono ‘nascondere’ le disattenzioni più frequenti: un’uscita di sicurezza bloccata, un estintore non revisionato, un dispositivo di protezione rimosso o non indossato correttamente”.
Resta da vedere come fare a spingere/costringere le imprese ad investire sulla sicurezza.