Campania Libri Festival – La fiera dell’editoria torna dal 2 al 5 ottobre 2025 a Palazzo Reale di Napoli. “Il Segno dei Quattro” è la traccia di questa edizione, la quarta, e quattro i giorni in cui la città partenopea diventerà scenario di nuovi eventi culturali dedicati al mondo del libro e della lettura: incontri, panel letterari, performance e workshop con la partecipazione di 150 case editrici e con 120 stand espositori. Quattro i punti cardinali delineati da oltre 500 scrittori. Quattro i testimonial, la novità di quest’anno: Viola Ardone, Antonella Cilento, Diego De Silva e Silvio Perrella, curatori di alcuni eventi in programma. Quest’anno il Festival torna a includere anche alcune sale della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III e il Giardino Romantico, dove la parte fieristica si estenderà fino a godere di un affaccio naturale su Castel Nuovo. Centrali per l’edizione 2025 i temi dell’inclusione sociale e del confronto con l’altro, con un percorso Kids & Young Adult destinato alla letteratura per ragazzi, ricco di attività laboratoriali, che vedrà il coinvolgimento di scuole e istituti della Campania. Come ogni anno, il programma degli incontri è articolato in percorsi tematici con una prospettiva multidisciplinare: poesia, cinema, teatro, storia, critica letteraria, genere noir, filosofia, e nuovi focus su traduzione, geopolitica e spiritualità, con il ritorno del ciclo dedicato alla storia di donne Eretiche. (dal sito del Campania festival)
Scorrendo il programma degli eventi quello che colpisce è il fittissimo e ricchissimo calendario con incontri di rilievo che spaziano tra argomenti vari e di indubbio richiamo, calendarizzati a distanza di non più di un’ora l’uno dall’altro. Praticamente una toccata e fuga su tutto. Eppure ci sono momenti di alto profilo con nomi importanti dell’editoria e non solo. Mi ha colpito un incontro Vedi Napoli e poi…torni, come realizzare una guida turistica per bambini e bambine 2.0 a conferma che l’attenzione dell’organizzazione è rivolta a tutto il possibile pubblico, presente e futuro.
Sono ovviamente input dai quali trarre poi ispirazione per leggere, riflettere, discutere. Spesso il problema è dato proprio dall’eccesso di input e quindi anche dall’eccesso di partecipanti che rendono la manifestazione un vero arrembaggio.
Accattivante è il titolo: Il segno dei quattro che sembra il titolo di un film degli Avengers ma che rimanda ad altre suggestioni: quattro sono i punti cardinali e quattro le stagioni, quattro i Vangeli o il numero di lettere del nome di Dio: Jhwh. E’ il numero sacro dei Veda che si compone di quattro parti e quattro sono gli elementi base della filosofia di Empedocle. E non dimentichiamo i quattro cavalieri dell’Apocalisse portatori di altrettanti flagelli. C’è tutto questo in quel quattro del Campania Libri Festival, del resto tutto ciò che è stabile e armonico si basa sulla coordinazione di quattro punti (le quattro gambe di una sedia, di un tavolo, le quattro ruote di un’automobile).
La scommessa è che, quindi, sia stabile ed armonico anche il progetto di lettura proposto: non solo una vetrina ma una programmazione per una crescita stabile ed armonica di lettori, cittadini del mondo.