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Carmela Rescigno e Edmondo Cirielli. Dalla Campania all’Europa e ritorno

by Redazione
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Dottoressa Rescigno, perché dovremmo votare per lei alle europee?

Perché non sono una candidata uscita dal cilindro e questa è già una garanzia. Ho un percorso politico e professionale e questo è importante in un momento in cui il Governo fa passare il messaggio che chiunque può fare il ministro o il deputato, anche senza alcuna formazione culturale né politica. Io ho un’esperienza politica ventennale, di amministratore e di militanza, e non sono stata scelta con un click sul web. Ma più che votare me è importante votare Fratelli d’Italia, perché il risultato del partito inciderà sugli equilibri politici nazionali e regionali. Perché il nostro risultato potrà fare in modo che la prossima candidatura alla presidenza della Regione Campania sia espressione del nostro partito.

Nonostante la presenza in lista di candidati ben radicati sul territorio, per esempio Salvatore Ronghi, si ha la sensazione che FdI in Campania punti essenzialmente su di lei.

Si, sono il candidato forte ma sono anche il candidato del cambiamento. Ronghi è sicuramente radicato ma fa parte della vecchia politica, è pieno di esperienza ma esistono dei cicli e bisogna prendere atto che si chiudono e ne iniziano altri nuovi. Io penso di essere il candidato del nuovo ciclo politico.

In caso di successo diventerà una protagonista della politica campana.

Sicuramente, da europarlamentare penso che avrò il diritto di rivedere l’assetto del partito e di rinnovarlo. Mi hanno accusato di aver fatto rottamazione in provincia di Napoli, però questa rottamazione ha dato i suoi frutti perché ha portato l’adesione di tanti consiglieri comunali che prima non si avvicinavano.

Marcello Taglialatela è stato rottamato?

Si è rottamato da solo. Lui era capolista in un collegio privilegiato, ha fatto il deputato per 20 anni, eppure alle ultime politiche io ho preso più voti di lui. Non è stato capace, nonostante la sua attività di parlamentare, di costruire un partito e di mantenere l’elettorato. E’ andato talmente male, lui insieme a Passariello, che per la prima volta Napoli non è rappresentata da un nostro parlamentare.

Chi la sostiene in questa azione di rinnovamento?

A Napoli il segretario cittadino è con me, anche il segretario provinciale e per la prima volta tutti i segretari provinciali della Campania mi appoggiano.

In Europa si concentrerà su qualche tema in particolare?

Innanzitutto, sul tema della vita. Reputo incredibile il fatto che ci siano linee di finanziamento prioritarie per molti progetti ma non ce ne sia uno che incentivi la vita, mentre in Italia si favorisce la morte. Mi riferisco all’aborto e a quando si stacca la spina ai malati cronici. Io, da medico, al tavolo operatorio vinco quando sconfiggo la morte e vince la vita. Le nascite ormai sono crollate, in Italia non facciamo più bambini e non vogliamo solo bambini d colore. Ci stanno etnicamente sostituendo, allora dobbiamo mettere gli italiani in condizioni di fare figli.

E questo non lo si fa dando lavoro?

Sicuramente. Perciò andiamo in Europa per invertire la rotta e per non essere più lo zerbino della Francia e della Germania, ma per fare in modo che si ritorni a fare impresa al Sud. Non si può curare il cancro con l’aspirina e se i 5Stelle hanno pensato di fermare la disoccupazione con il reddito di cittadinanza sono dei medici incapaci.

Lei si definirebbe euroscettica?

Io sono per l’Europa, ma in Europa ci dobbiamo stare a testa alta. L’Italia ha tutte le caratteristiche per poter essere protagonista, bisogna riscattare un po’ di orgoglio nazionale

Un appello finale agli elettori.

Votatemi perché sono la garanzia del Sud

Onorevole Cirielli, cos’è oggi FdI in Campania?

Sicuramente tutte quelle persone che si sentono di destra ma non si sentono leghisti e che credono possibile costruire un’alternativa al qualunquismo di sinistra dei 5Stelle e alla tecnocrazia del PD e vogliono mettere in campo una forza nazionale che sappia tener conto delle ragioni del Meridione. Ovviamente il nucleo fondante è fatto di persone che vengono da AN, dalla storia della destra, ma è una storia del passato. Bisogna stare nel centro destra riuscendo ad essere competitivi nell’alleanza con la Lega.

Ma qual è la vera differenza tra FdI e Lega?

Non voglio fare il filosofo, però sicuramente noi siamo una destra sociale e loro sono una destra turbo capitalista, noi siamo una destra per lo Stato e loro sono una destra per l’economia, loro sono una destra urlata e noi siamo una destra istituzionale, loro sono una destra populista e noi siamo una destra sovranista, noi siamo una destra identitaria e loro sono una destra di plastica.

E’ lei a guidare il partito in Campania?

Sono l’unico deputato e ho un’esperienza dettata da quasi 25 anni di elezioni e di incarichi amministrativi. Ho quindi sicuramente la grande responsabilità di tenere in piedi il partito, ma soprattutto di governarne l’apertura, come stiamo facendo, a forze che provengono dal centro destra perché ci candidiamo a raccogliere l’eredità del PdL in chiave nuova.

Cosa si aspetta da questa tornata elettorale europea?

Sono convinto che in Campania FdI avrà una grande avanzata. Innanzitutto, per merito di Giorgia Meloni e della politica che ha portato avanti in questi sei anni, ma anche grazie all’importante lavoro di rinnovamento che è stato fatto, soprattutto a Napoli. Di questo dobbiamo ringraziare la dottoressa Rescigno che è stata l’alfiere del rinnovamento. A Napoli e provincia avremo un risultato ben superiore alla media nazionale e diventerà uno degli assi portanti del partito.

Dopo le europee si entra, di fatto, in campagna elettorale per le regionali. Il centro destra si presenterà unito e si dice che il candidato presidente spetti a Forza Italia.

Io non so neanche se FI fra un anno ci sarà ancora. Il vero problema per tutto il centro destra è questo, io non me lo auguro. Dovremo vedere quali saranno i rapporti di forza a livello nazionale. In Lombardia e Veneto governa già la Lega, FI in Liguria e ha avuto la candidatura in Piemonte. Credo che FdI possa rivendicare una regione importante come la Campania.

Cirielli governatore?

Ovviamente sono a disposizione. Amo il mio territorio, e ho una lunga esperienza parlamentare e istituzionale ma anche di governo locale. Se FdI rivendicherà questa candidatura, proporrà il mio nome. Se n’è già parlato, è nelle cose.