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Coppa America 2027 a Napoli, i primi interrogativi

Un modo “indolore” per superare le scelte fatte su Bagnoli

by Giovanni Squame
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È ufficialmente confermato lo svolgimento delle gare della Coppa America 2027 a Napoli. Gare nello specchio d’acqua tra Via Caracciolo e Capo Posillipo e logistica a Bagnoli. E già si prenotano i primi interrogativi circa l’organizzazione della città. Innanzitutto i parcheggi: inesistenti su via Caracciolo e dintorni, inadatti a ricevere afflussi notevoli di mezzi di locomozione e di consentire la sosta lungo i margini del capostrada, in considerazione del previsto notevole afflusso di spettatori. Le manifestazioni recenti di giubilo per lo scudetto del Napoli proprio sul lungomare hanno paralizzato la città. E senza significativi interventi organizzativi e strutturali il rischio è di nuove paralisi. Non proprio un buon biglietto per i tanti stranieri che sbarcheranno in città. Parcheggi quindi necessari da realizzare con procedure straordinarie.

Poi c’è l’organizzazione della logistica a Bagnoli. Arrampicandosi sugli specchi, nel comunicato stampa si adombra che è possibile conciliare quanto previsto dalla pianificazione urbanistica con le opere necessarie di terra che sarebbero prevalentemente insediate sulla colmata, che quindi al momento non sarebbe rimossa neppure per la sola parte marina come prevede una recente legge del Parlamento.

È ancora viva la polemica sulla mancata presenza della Regione nel comitato organizzatore di 5 componenti, di cui tre appannaggio del governo, uno rappresentante del Comune e uno della società organizzatrice incaricata dal governo. Non si spiega l’assenza della Regione che dovrà fornire servizi importanti di supporto, tipo la sanità. Insomma, prime incomprensioni tra le istituzioni che hanno consentito al presidente De Luca la solita “irritante” franchezza prevedendo un esito a Poggioreale (carcere) di tutta l’operazione. La trasparenza e il rispetto delle regole dovrebbe essere un imperativo imprescindibile in questi avvenimenti di grande impatto mediatico, che supera i confini del paese ospitante ed occuperà spazi importanti dell’informazione nel mondo. Una prova del fuoco per Napoli: al già notevole flusso turistico, si assocerà un turismo generoso e ricco economicamente che potrà incidere sulla qualità del settore commercio, migliorandone strutturalmente la qualità.

La Coppa America è un avvenimento a doppia valenza. Un successo internazionale per Napoli e il probabile definitivo tramonto delle scelte di piano nella sua parte occidentale. Un modo “indolore” per superare quelle che una parte di Napoli ha sempre considerato come scelte ideologiche, quelle fatte su Bagnoli (ricordiamo: grande spiaggia libera per i napoletani e parco verde di 130 ettari). Scelte gradite dalla popolazione locale che le difende organizzandosi in comitati di difesa di parco e spiaggia e di contrasto alle inevitabili modifiche indotte dalla logistica della Coppa. Le ragioni legate al prestigio internazionale e ai benefici economici nell’operazione hanno più forza dirompente dei valori etici di un ordinato sviluppo per una qualità della vita generosa e compatibile con le mutazioni climatiche in corso.

 

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