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Da Montevergine a Hongyi

by Piera De Prosperis
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Si riprende! Tutti ai blocchi di partenza: la scuola, le elezioni, il referendum… Se ancora fino a qualche giorno fa l’atmosfera vacanziera ci ha consentito di vedere in una luce sbiadita ogni impegno lavorativo e politico, ora nulla può essere rimandato. Dobbiamo affrontare le nostre responsabilità!!! Siamo alla svolta del 1° settembre.

Il 1° settembre è una data importante non solo per le società moderne ma anche per quelle antiche. I Romani festeggiavano la nascita della dea Tellus, protettrice della fecondità, dei morti ed àncora di salvezza contro i terremoti. Il suo culto, probabilmente il più antico della religione ufficiale latina pare ricollegarsi a quello similare della Grande Madre.

Nel culto cristiano il 1° settembre la chiesa celebra la Beata Vergine Maria di Montevergine, detta la Madonna Bruna, o Mamma Schiavona. Colei che tutto può e tutto perdona. La festa liturgica dedicata a S. Maria di Montevergine viene celebrata, fin dai primi secoli, dalla fondazione del Santuario l’8 settembre, ricorrenza della Natività della Madre di Dio. I monaci Verginiani, tuttavia, nell’avvertire l’esigenza di destinare una festa propria in onore della Madonna sotto il titolo di Montevergine, ottennero dalla Sacra Congregazione dei Riti di anticipare tale solennità al 1° settembre. L’icona di Montevergine si diceva dipinta addirittura da San Luca, che aveva conosciuto la Madonna e aveva osato ritrarla, ma egli sarebbe soltanto l’autore del capo del gruppo pittorico, perché si addormentò e non finì il viso. Al suo risveglio, al mattino, trovò il dipinto completato dal misterioso intervento celeste. Non è forse un caso che in epoche diverse i popoli abbiano avuto bisogno in un momento di novità, di cambiamento e di ripresa di affidarsi ad una madre che li proteggesse e sostenesse?

L’idea di una nuova epidemia ci fa tremare, pensare ad un nuovo confinamento ci appare una ipotesi quanto mai temibile, allora Ca ‘a maronn c’accumpagn, sperando che la magna mater risolva tutti i nostri problemi. Tuttavia, perché il timore del futuro non ci spinga ad essere troppo fatalisti, vorrei segnalarvi l’azione costruttiva e dinamica di una ragazza cinese. Hongyi è la prima ragazza in Cina a condurre uno sciopero scolastico sistematico in favore del clima, ispirato al movimento Fridays For Future iniziato dall’attivista svedese Greta Thunberg.

Una ragazza che non si arrende, nonostante l’opposizione del governo e le minacce di ritorsioni sul suo percorso scolastico. E’ impensabile che una ragazzina attiri simpatizzanti e si accodi a una protesta assolutamente occidentale. Pechino mal tollera qualunque potenziale rischio per la tenuta sociale di un sistema politico dittatoriale e sospetta che la protesta della coraggiosa Hongyi possa essere usata e cavalcata dagli oppositori politici. Ecco un bell’esempio di chi affronta i problemi e si assume le responsabilità delle proprie scelte.

E noi come affronteremo le sfide di settembre?