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Frana di Casamicciola, autorizzato il dragaggio del porto

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Gli Autori, Claudio Marro e Vincenzo Barbuto, sono rispettivamente: Direttore Tecnico ARPAC e Dirigente U.O. Suolo e Siti Contaminati – Napoli.

 

La Regione Campania, in qualità di autorità competente, ha autorizzato venerdì scorso (decreto dirigenziale 104 del 19.05.2023) le attività di dragaggio ed immersione deliberata in mare (art.109 co. 2 D.Lgs. 152/06) nel porto di Casamicciola. In conseguenza dell’alluvione del 26 novembre 2022, infatti, il porto del piccolo comune ischitano era stato invaso dai materiali trascinati dalla frana, il che ha impedito il regolare svolgimento delle normali attività portuali.

Per far fronte a tale ulteriore criticità, la struttura Commissariale ha indetto una Conferenza speciale dei Servizi che ha approvato, all’unanimità e in tempi record, il Progetto definitivo-esecutivo di attuazione delle attività di caratterizzazione, progettazione, dragaggio e riutilizzo dei sedimenti del porto di Casamicciola Terme.

Le indagini ambientali condotte dagli Enti preposti (Stazione Zoologica A. Dohrn) e i controlli effettuati da ISPRA/ARPAC (analisi chimiche ed eco tossicologiche svolte presso il Laboratorio Mare dello stesso Dipartimento di Napoli ed in parte presso il laboratorio di Livorno di ISPRA) hanno dimostrato, sostanzialmente, che i sedimenti indagati non risultano inquinati e che la loro immersione in mare, potrà avvenire nel rispetto delle norme ambientali di settore e delle condizioni ambientali dei siti di destinazione, che verranno monitorati/verificati secondo i dettami del D.M 173/2016.

Una vera e propria corsa contro il tempo ha consentito a tutti i soggetti interessati (Comuni ischitani, Stazione A. Dohrn, Università Federico II, ISPRA/ARPAC, Regione Campania, Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, Capitaneria di Porto, ecc.) di effettuare le attività di propria competenza: progettazione, caratterizzazione, controanalisi e controlli, ecc. Basti pensare che in pochi giorni sono state presentate quattro versioni di progetti, ogni volta migliorati e integrati, fino a quello finale approvato nella Conferenza dei Servizi speciale del 16 maggio 2023.

Tra le prescrizioni più importanti previste nel documento finale citiamo:

  • Le ulteriori condizioni di gestione dei sedimenti che dovessero derivare dall’esito del “Modello matematico previsionale della diffusione del plume di sedimento” elaborato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn;
  • Emanazione di apposita Ordinanza della Capitaneria di Porto competente, allo scopo di disciplinare la navigazione nel tratto di mare interessato dalle operazioni di cui trattasi al fine di garantire la sicurezza della navigazione e prevenire il verificarsi di possibili incidenti;
  • Effettuazione di attività di monitoraggio prima, durante e dopo le operazioni di dragaggio, in conformità a quanto stabilito dal D.M n° 173/2016 e a quanto prescritto dal Dipartimento ARPAC di Napoli al fine di verificare la corretta esecuzione delle operazioni di dragaggio e immersione in mare, ad effettuare controlli e monitoraggi.

Un procedimento complesso, che ha visto la sinergia di tutti gli Enti sotto l’abile regia del Commissario per l’emergenza Ischia, ha consentito di concentrare le energie, gli sforzi e le professionalità di tutti i soggetti coinvolti per approvare un’operazione importante come il dragaggio, senza per questo affievolire gli aspetti ambientali o minare la sostenibilità dell’operazione.

Il lavoro da fare è ancora lungo e difficile: rimuovere entro la fine del prossimo mese di giugno oltre 22.000 metri cubi di sedimenti e trasportarli in un sito di “dumping”, senza pregiudicare l’ambiente e senza ostacolare le normali attività di un porto, non è un’operazione facile. Soprattutto adesso che ci si avvicina alla stagione estiva quando l’isola, grazie al turismo, vive il periodo più intenso ed importante per l’intera economia e comunità ischitana.