Oggi, 14 marzo, è la Giornata Nazionale del Paesaggio. Sul sito del Ministero della Cultura sono pubblicate le iniziative organizzate dagli Uffici del Ministero e gli eventi promossi da Associazioni ed Enti esterni. Ne abbiamo contati 54. Dal Palazzo Reale di Napoli al Parco archeologico di Pompei, dal Parco archeologico del Colosseo a quello di Ostia antica, dai tanti Archivi di Stato ai tanti Musei archeologici e Biblioteche nazionali.
Si tratta di uno tra i più straordinari patrimoni del Paese, come dicono Italia Nostra, Lipu e Mountain Wilderness, sottolineando come sia necessario che vada “sottratto ai rischi di una transizione ecologica mal pensata e alle conseguenze delle crisi climatiche e energetiche e posto al centro di un grande progetto di tutela e rilancio, anche in nome della Costituzione”. Un progetto basato su di una “visione complessa” che metta assieme – e non contro – il paesaggio, l’ambiente e la biodiversità.
Nemiche del paesaggio italiano sarebbero le nuove infrastrutture trasportistiche, energetiche, produttive e residenziali, “nella maggior parte dei casi di dubbia o nulla utilità collettiva”. Ergo: legge contro il consumo di suolo; potenziamento del personale delle Soprintendenze; regole serie per l’installazione di impianti per le energie rinnovabili (nuova normativa europea RED II); sfruttamento delle zone industriali ed ex industriali per la produzione di energia solare.
Probabilmente tutto giusto, in linea di principio. Forse, però, in tempi di guerra e di crisi energetica la “visione” dovrebbe essere ancora più “complessa”.
