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I procedimenti espropriativi – 1

by Maria Cassetti
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L’Autrice, ingegnere, è la funzionaria coordinatrice dell’Autorità Espropriante della Regione Campania

Partiamo con i concetti generali.

Cosa si intende per espropriazione per pubblica utilità?

L’espropriazione per pubblica utilità è un procedimento attraverso il quale il diritto di proprietà o altro diritto minore su un bene immobile, appartenente ad un soggetto pubblico o privato, viene trasferito ad altro soggetto, anch’esso pubblico o privato, a fronte della corresponsione di una indennità, per la realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità.

Le opere pubbliche sono tutte quelle destinate ad essere utilizzate indifferentemente dall’intera collettività (strade, scuole, ospedali, acquedotti, ecc.).

Le opere di pubblica utilità sono invece quelle che perseguono il soddisfacimento di interessi individuali, ma sempre in funzione di un interesse generale (ad esempio gli alloggi di edilizia residenziale, il cui uso è riservato a singoli assegnatari).

Ma chi sono i protagonisti del procedimento espropriativo?

La norma individua quattro diversi soggetti, ovvero: l’espropriato, l’autorità espropriante, il beneficiario dell’espropriazione ed il promotore dell’espropriazione.

L’espropriato è il soggetto, pubblico o privato, titolare del diritto espropriato.

L’autorità espropriante è l’autorità amministrativa titolare del potere di espropriare.

Il beneficiario dell’espropriazione è il soggetto, pubblico o privato, in favore del quale è trasferito il diritto espropriato.

Il promotore dell’espropriazione è il soggetto, pubblico o privato, che chiede l’espropriazione.

Nella pratica comune, in genere i soggetti coinvolti nel procedimento sono sostanzialmente due: l’espropriato e l’autorità espropriante, nella quale generalmente confluisce sia il beneficiario che il promotore dell’espropriazione.

L’espropriato rappresenta indubbiamente la parte passiva del procedimento, ovvero quella soggetta alla potestà amministrativa degli altri partecipanti e destinataria delle determinazioni da esse assunte. Ma, ovviamente, anche se la Pubblica Amministrazione ha, per legge, tutto il diritto di espropriare un bene immobile, l’espropriato ha sempre il diritto di difendersi dall’esproprio. Sia opponendosi alla procedura in sé, quando ad esempio sono violate delle norme procedurali, sia opponendosi all’indennità offerta.

Nel primo caso, l’espropriato può proporre ricorso al tribunale amministrativo regionale, quando ad esempio:

  • non sia stato apposto il vincolo preordinato all’esproprio agli immobili da espropriare e, pertanto, non sussista una efficace dichiarazione della pubblica utilità;
  • la dichiarazione di p.u. sia intervenuta successivamente al tempo di validità del vincolo preordinato di esproprio;
  • gli atti della procedura sono emanati da un soggetto pubblico non competente alla realizzazione dell’opera pubblica o di pubblica utilità;
  • per ciascun sub-procedimento non sia stata garantita la partecipazione degli interessati mediante comunicazione/avviso di avvio del procedimento;
  • non sono rispettate le tempistiche di emanazione degli atti;
  • non viene notificata al proprietario la lista dei beni da espropriare e la somma offerta per gli stessi;
  • non vengono prese in considerazione le osservazioni formulate dagli espropriati;
  • non viene notificato l’atto che stabilisce l’indennità provvisoria;

Nel secondo caso, l’espropriato può:

  • rifiutare l’indennità provvisoria offerta e richiedere la determinazione dell’indennità definitiva da parte di un collegio di tre tecnici, uno designato dallo stesso espropriato, uno dalla pubblica amministrazione ed il terzo dal presidente del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene da espropriare;
  • rifiutare l’indennità provvisoria, non richiedere la determinazione dell’indennità da parte del collegio e lasciare cha a ciò provveda la commissione provinciale;
  • rifiutare l’indennizzo stabilito dalla terna peritale o dalla commissione provinciale e fare ricorso alla Corte d’appello, che deciderà l’ammontare dell’indennità definitiva.

Nei prossimi articoli illustreremo le singole fasi del procedimento espropriativo ed i sub procedimenti che lo compongono.