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Il ruolo dell’Arpa Campania nella tematica dello sviluppo energetico

L’intervento del DG Sorvino al convegno dell’Ordine dei Geologi della Campania

by Redazione
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Vi proponiamo una sintesi dell’intervento del Direttore Generale dell’Arpac, Stefano Sorvino, al convegno tenutosi lo scorso 10 luglio a Napoli dal titolo “Energie alternative e sviluppo sostenibile: scenari, sfide e ruolo delle professioni”, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Campania con il patrocinio del Comune di Napoli.

 

Il tema del convegno di oggi, che l’Ordine dei Geologi tratta come sempre ponendosi al centro del dibattito pubblico con una intelligente angolazione che si intreccia con i percorsi professionali, è una problematica nodale in sé, una problematica sfidante per la Regione Campania che credo sia uno scenario avanzato sotto vari punti di vista.

Siamo nel bel mezzo di alcuni obiettivi che si potrebbero riassumere con degli slogan, ma che non sono slogan, cioè il tema della autonomia energetica coniugata con la sostenibilità ambientale, quindi lo sviluppo delle rinnovabili nel contesto della decarbonizzazione, il processo di transizione energetica integrato nel più generale processo di transizione ecologica, il tema anche dell’attuazione, ormai in fase avanzata, delle misure del Pnrr nel contesto regolatorio più ampio del Pnc. Quindi la Campania non è né una regione in ritardo né una regione marginale, ma è una regione nella quale si stanno concentrando degli importanti progetti e delle importanti innovazioni.

E’ un tema anche, come è stato detto nella brochure di accompagnamento del convegno, che si intreccia con problematiche complesse, innanzitutto di innovazione tecnologica, ma che pone poi alla luce la esigenza di sviluppare nuovi saperi, competenze e conoscenze, nuove figure professionali, oltre a complessi aspetti di natura gestionale ed economico finanziaria.

L’Arpac è fortemente impegnata su queste problematiche con particolare riferimento sia agli aspetti di competenza – che sono aspetti significativi, le istruttorie tecniche e quindi gli endopareri e quindi gli endoprocedimenti di competenza – sia naturalmente per le attività di controllo, sia le attività di controllo successive che la fase di controllo intesa in senso lato: ante, in itinere e post operam. E in questo contesto, che è il contesto delle procedure autorizzatorie, delle valutazioni di impatto ambientale, in collaborazione ovviamente con l’ente sovraordinato che è la Regione e i suoi Uffici, in particolare noi abbiamo il tema delle verifiche di ottemperanza ex art. 28 co. 2 del decreto legislativo 152/2006, assegnate anche dal Ministero dell’Ambiente, e che è un tema particolarmente impegnativo.

Su questa problematica dello sviluppo e della implementazione delle fonti energetiche rinnovabili, a partire dall’eolico – che in Campania, diciamo, ha un insediamento anche più antico – quindi solare e fotovoltaico, le biomasse e l’idroelettrico – che è un settore maturo ma sul quale, secondo me, bisognerebbe esplorare ulteriori possibilità di utilizzazione e di sviluppo guardando anche al mini e al micro-Hydro – le nostre strutture sono fortemente impegnate. Sia come Direzione tecnica regionale sia con le strutture tecniche dipartimentali, i Dipartimenti provinciali, per le attività di competenza. E quindi i piani di monitoraggio e controllo, il tema delle terre e rocce da scavo, che è un’attività sostanzialmente affidata ad Arpac, il tema delle verifiche di ottemperanza, il tema della partecipazione ai procedimenti autorizzatori dove, ovviamente, l’obiettivo è quello della velocizzazione e della semplificazione pur nel necessario e inderogabile rigore delle attività di verifica e controllo.

Devo dire, per ricollegarmi all’angolo visuale degli organizzatori, che la professione del geologo è importante anche sotto questi aspetti. Anche noi disponiamo nell’ambito della nostra struttura e del nostro corpo professionale di una serie di figure di geologi, sia in ruoli dirigenziali che di comparto, che sono naturalmente una parte molto integrante e significativa delle nostre attività anche in questo ambito.

Concludo ribadendo la disponibilità e l’interesse dell’Arpac al confronto, e siamo infatti presenti anche con una folta delegazione a questo interessantissimo incontro formativo, che è un momento di dialogo con partecipazioni qualificate ed autorevoli.

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