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La settimana politica

by Gianluca Volpe
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La settimana appena trascorsa è stata ricca di avvenimenti di grande risonanza per il nostro Paese.  Dal dibattito per l’approvazione del Dl che è terminato in Senato, Venerdì 19 Giugno,  decretando per il 20 e 21 Settembre il primo turno delle Amministrative, Regionali e Referendum,  e per il 4 e 5 Ottobre il turno di ballottaggi per le Amministrative; allo svolgimento del Consiglio Europeo dove sono in ballo svariate centinaia di miliardi di Euro e tanto del futuro dell’Unione Europea; passando per il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in occasione della cerimonia di commemorazione dei magistrati uccisi dal terrorismo e dalle mafie, non ha risparmiato parole durissime nei confronti dell’operato del CSM per le “gravi e vaste distorsioni” riscontrate nel suo operato.

Per quanto riguarda l’approvazione del Decreto Legge per le elezioni, il Senato, dopo aver votato Giovedì, e quando molti dei Senatori erano già andati via da Roma per raggiungere le loro residenze, è stato riconvocato d’urgenza per Venerdì mattina a causa dell’annullamento della votazione del giorno precedente per mancanza del numero legale. A quanto pare ci sarebbero stati anche dei problemi tecnici nel sistema informatico della conta dei voti e la presidente Casellati si è vista costretta ad annullare il voto. Per completezza d’informazione occorre dire che sullo stesso Dl era stata posta la fiducia (cosa singolare trattandosi di un Decreto per le Elezioni), giustificata dal Governo con i motivi d’urgenza dovuti alla pandemia, e che per ritrovare un annullamento del voto per mancanza del numero legale occorre tornare indietro di diversi decenni nella storia parlamentare.

Il Consiglio Europeo tanto atteso nel quale, dopo l’approvazione in Commissione Europea del Recovery Fund avvenuta lo scorso 27 maggio, è venuta a galla la spaccatura con i noti “rigoristi” del Nord col quale il confronto non sarà certo una passeggiata. Il piano da 750 Miliardi di euro avrà bisogno di un nuovo vertice a metà luglio auspicando che al tavolo (questa volta “fisico”) si raggiungerà un accordo definitivo, se non altro considerato che si è tutti unanimi sulla necessità di fare presto.

Il Presidente Mattarella nel suo discorso a Palazzo del Quirinale il 18 giugno, dopo aver esaltato il coraggio e la coerenza di uomini dello Stato che, consapevoli del rischio, hanno rigorosamente applicato la legge, senza preoccuparsi di rincorrere consensi, ma restando fedeli soltanto alla Costituzione, ha pronunciato parole di monito per le nuove generazioni lasciando intendere, anche attraverso riferimenti espliciti, la necessità di ritrovare un’etica all’altezza dei compiti istituzionali. È questa l’unica fedeltà (riferendosi alla Costituzione) richiesta ai servitori dello Stato a tutela della democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica. Vorrei sottolineare – con lo sguardo virtualmente rivolto ai giovani magistrati che ci seguono in streaming – che si tratta dell’unica fedeltà cui attenersi e alla quale sentirsi vincolati.”

Tralasciando l’impegno elettorale di settembre al quale, per la verità, gli italiani sono abbastanza abituati, considerata la frequenza con la quale sono chiamati al voto, le vicende interne al nostro sistema giudiziario e l’agenda degli appuntamenti europei del nostro Governo dovrebbero preoccupare non poco l’opinione pubblica, catalizzando su di esse la massima attenzione. Questo lo vedremo, però, nei prossimi giorni considerata l’efficacia delle così dette “armi di distrazione di massa”.  Per la cronaca; sono ricominciate le partite di calcio!