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Parla De Magistris. Politica, Città e si candida alla Regione

by Flavio Cioffi
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Sindaco, cosa c’è di vero a proposito del suo accordo con i 5Stelle per cui lei sarebbe il candidato alla presidenza della Regione e sosterrebbe un pentastellato al Comune?

Non ne sono a conoscenza. Altra cosa è invece la prospettiva di un dialogo, di un confronto. Sicuramente con il M5Stelle non ho mai sbarrato le porte del dialogo perché penso che sia un fattore di crescita per tutti, quindi credo che continueremo a dialogare, nell’autonomia reciproca, nei prossimi mesi. E’ prematuro pensare oggi a quali saranno le candidature e le alleanze. E’ molto verosimile, però, che io mi possa candidare alla presidenza della Regione.

Qualora si arrivasse ad un accordo, molti la danno vincente.

Le elezioni sono sempre molto difficili, io ne ho fatte tre e le ho vinte tutte e tre, ma non si parte mai in vantaggio o in svantaggio. Devi guardare sempre all’obiettivo finale con grande umiltà, grande determinazione e grande passione. Le elezioni regionali non sono come le comunali, l’approccio è molto diverso, ma non c’è dubbio che qualora mi dovessi candidare sarebbe una candidatura per vincere non per partecipare.

Con quale programma si presenterebbe e cosa pensa dell’attuale Giunta?

Parlare di programma è prematuro, ma è l’aspetto più semplice, perché l’esperienza di 7 anni al governo di Napoli, di 2 anni come parlamentare europeo e oggi di presidente di un movimento politico mi fa pensare che faremo un programma forte, tutto nell’interesse dei campani. Oggi la priorità è quella di pensare a costruire una coalizione vincente, perché non ci si può candidare da soli contro tutti, ma bisogna formare una coalizione importante che rappresenti una svolta rispetto a De Luca. Nei confronti del quale il mio giudizio è negativo. Ormai siamo a 3 anni della sua presidenza e mi sembra che sia una campagna elettorale permanente, ma se guardiamo alle infrastrutture, alla sanità, ai trasporti non sembra ci sia stata la svolta più volte annunciata.

Come giudica l’azione del Governo?

Credo che sia il Governo più a destra da quando esiste la Costituzione repubblicana. E’ un governo che non nasce dalla trasparenza della campagna elettorale, perché il M5S aveva escluso l’alleanza con la Lega, tanto è vero che ha preso un grande e bel plebiscito al Sud. La Lega era con Berlusconi e si era proposta con un’alleanza di centro destra e quindi è un Governo che nasce come un tradimento rispetto alle prospettive della campagna elettorale. E poi spiace che il M5S, che ha avuto un voto fresco e pulito soprattutto al Sud, sia un po’ diventato la lavatrice politica di un partito che tutto è tranne che nuovo. Salvini lo ha abilmente trasformato, grazie soprattutto ai 5Stelle, da partito di minoranza a partito di apparente maggioranza relativa. Sembra Salvini il Presidente del Consiglio di fatto o comunque la parte forte del Governo e questo sicuramente è grave perché le politiche di Salvini sono sempre state politiche contro e soprattutto contro il Sud. Per i 5Stelle, che hanno avuto il loro bacino elettorale al Sud, non credo sia un bel viatico per presentarsi come Governo del cambiamento. Anche se potrebbe essere un cambiamento negativo e superare in negativo i governi precedenti non è facile.

Quali scelte farà il suo movimento politico alle prossime europee?

La tempestività di questa intervista è importante perché proprio ieri sera abbiamo discusso di questo e abbiamo preso la decisione di esserci. DeMa non può non partecipare a questa competizione per le europee, soprattutto perché bisogna provare a mettere in campo un’azione di fermata delle destre xenofobe in Europa.

Recentemente, esponenti della società civile hanno di fatto proposto la candidatura a Sindaco di Napoli del rettore Manfredi. Cosa ne pensa?

Innanzitutto, bisognerebbe capire se Gaetano Manfredi accetterebbe e con quale schieramento. E’ talmente difficile fare politica, talmente complicato amministrare e talmente duro farlo con le mani pulite avendo contro il sistema, che ho molto spesso sentito di candidati autorevoli che al momento poi di sottoscrivere la candidatura fanno un passo indietro. La vera esperienza durissima in politica è proprio quella di fare il Sindaco.

La possibilità data al Comune di spalmare il cosiddetto debito ingiusto in più anni è stata fortemente criticata dalla magistratura contabile. Non le è sembrato un intervento sopra le righe?

La ringrazio di questa domanda per un duplice motivo. Io ho fatto il magistrato per 15 anni e ricordo come la magistratura, nelle sue varie articolazioni, sia intervenuta quando veniva gravemente messa in discussione la sua autonomia e indipendenza. Ma non mi era mai capitato di leggere un documento di un’associazione di giudici, tra l’altro di una categoria che ha un’attività di controllo particolare, in pieno agosto, che commenta una legge, che riguarda tanti Enti, riferendosi guarda caso proprio a Napoli. Una norma importante che segna una svolta nei rapporti tra autorità centrale e locale. Sono rimasto molto colpito da quel documento, dalla sua durezza, dal fatto che abbia riguardato un iter legislativo in corso, che fosse ancora una volta sulla città di Napoli. Si unisce a tutta una serie di anomalie, politiche e istituzionali, che abbiamo registrato in questi sette anni. Altra cosa è la rigorosa attività di controllo, di verifica, alla quale siamo ipersottoposti, dove non c’è mai stato fatto alcuno sconto e nessuno sconto vogliamo. Però vorremmo che Napoli, forse solo perché è scomoda, è autonoma, non si piega a delle logiche, non debba pagare il prezzo che oltre al debito ingiusto ci siano i comportamenti ingiusti di altre istituzioni.

Lei ha proposto l’istituzione di una moneta parallela e questo ha stupito molti.

Io ho avanzato tre proposte serie, poi la parola moneta ha fatto scattare la curiosità, anche perché sono stato volutamente un po’ criptico in questa fase. E’ una cosa molto concreta e mi ha fatto un po’ specie vedere che quando si parla di autonomia del Nord non si batte ciglio, quando c’è un’autonomia che viene da Sud la si mette in battuta. Noi faremo tre delibere. Una a settembre su Napoli città autonoma, nella quale definiremo i contorni di questa autonomia. Un’altra, credo a fine ottobre, secondo me rivoluzionaria e dirompente, di cancellazione del debito ingiusto, cioè non contratto dalla città ma dallo Stato con le gestioni commissariali terremoto e rifiuti, dove non solo non dobbiamo pagare giuridicamente, secondo me, ma andremmo risarciti. E poi, credo a fine novembre, la delibera sulla moneta, sulla quale stiamo lavorando da due anni. Non è una moneta che sostituisce l’euro, è una moneta locale, un po’ nella linea delle cosiddette criptovalute, che riteniamo possa essere molto utile per rilanciare e valorizzare l’economia reale cittadina.

Le viene mossa la critica di non essere troppo attento alla Città Metropolitana.

Assolutamente no, almeno per le competenze che ho. Se qualcuno pensa che il Sindaco della Città Metropolitana sia anche quello che si occupa dei problemi dei singoli Comuni, non è così. Anzi, se guardiamo ai fondi che abbiamo messo in campo potremmo fare un elenco senza precedenti: maggior numero di investimenti nell’edilizia scolastica mai avuti; finanziamenti per dissesto idrogeologico, infrastrutture e in particolare strade; messa in sicurezza delle società partecipate. Abbiamo anche interpretato estensivamente la legge Del Rio, mettendo impegno e risorse in settori che erano stati esclusi, come la cultura. E poi la protezione civile a seguito degli incendi dell’anno scorso e potrei continuare. L’unico limite, che vorrei cercare di recuperare ma ci vorrebbe il dono dell’ubiquità, è quello della presenza fisica nei vari Comuni. Ci proverò.

Bagnoli. Come giudica il triennio di Nastasi? Floro Flores è una sua indicazione ed esiste il paventato conflitto di interessi?

I rapporti con Nastasi cominciarono sotto i peggiori auspici, perché noi eravamo e siamo totalmente contrari ai commissariamenti. Il mandato all’epoca era quello di mettere le mani sulla città, espropriare completamente gli organi locali eletti e modificare la pianificazione urbanistica in modo centralistico. Braccio di ferro, contenziosi, scontri, mobilitazioni si arriva poi a firmare il miglior accordo secondo me possibile, che mi auguro non venga assolutamente toccato. Una volta firmato l’accordo tra la città di Napoli, il governo regionale e il governo nazionale, dove il ruolo di motore lo hanno avuto il governo locale e quello nazionale, Nastasi ha lavorato in maniera leale e corretta. Una volta vinta la battaglia su Bagnoli, mi permetto di dire, perché secondo me quella è stata una grande vittoria della città, istituzionale, civile e politica, ferma restando la nostra critica totale al commissariamento, critica che permane anche con l’attuale Governo ed anzi i 5Stelle erano e sono contro il commissariamento, come abbiamo cooperato con Nastasi non vedo perché non potremmo cooperare, e forse addirittura meglio, con Floro Flores, qualora dovesse essere nominato lui. E’ un napoletano e conosce bene il territorio. Non ha sicuramente l’esperienza giuridica e amministrativa di Nastasi, però ha altre qualità. Se ci sono o meno conflitti di interesse ribalterei la domanda al Governo, è una sua nomina. Escludo che Floro Flores sia stato un nome da me indicato ed escludo anche che sia stato un nome concordato. Mi è stato comunicato, a scelta fatta, da parte della ministra Lezzi, con molta cortesia, che ci ha tenuto con una telefonata a comunicarmi che era stata scelta questa persona che per loro era la più idonea ed erano loro persuasi anche che era una persona giusta per potere avere importanti e forti rapporti, come è giusto che sia, tra il Governo centrale e la città di Napoli.

Porto di Napoli. Molo San Vincenzo e sviluppo a San Giovanni.

Per il molo San Vincenzo è tutto pronto e poi manca sempre l’ultimo via libera da parte del Governo. E’ una delle prime questioni che voglio porre alla nuova Ministra della difesa nell’incontro che avrò scuramente entro Natale, perché c’è un po’ l’accordo di tutti, c’è stato un grande lavoro e trovo veramente assurdo che non si apra per sempre quel molo alla fruizione collettiva. Quanto a San Giovanni, il presidente Spirito ci ha presentato quella che è la sua idea di sviluppo del porto nell’area orientale e con lui avevamo convenuto che si dovesse fare un nuovo incontro questo settembre per poi presentare l’iniziativa alla città e aprire un dibattito. Quello che mi fa piacere è che finalmente mare e porto sono diventati una priorità: il lavoro incredibile che è stato fatto sul lungomare; adesso stiamo per definire un progetto importante su Mergellina; di Bagnoli abbiamo parlato; il lavoro che stiamo facendo con Spirito sulla Stazione Marittima. Rimane la zona orientale dove il progetto sembra pronto in una visione che non è solo della città di Napoli ma anche della Città Metropolitana, da Sorrento a Pozzuoli.

Voglio aggiungere una cosa. Non mi sono piaciute e mi preoccupano le dichiarazioni di un esponente parlamentare del M5S, sempre molto dinamico sul porto. Ricordo che anche quando faceva lo staffista qui al Comune era molto attento soprattutto ad alcune dinamiche particolari del porto. Io direi che non si può perdere il finanziamento per avere un water front all’altezza della città più bella del mondo, e qui sono partigiano, diciamo, per essere più umile, una delle città più belle del mondo. Con il lavoro enorme che è stato fatto potremmo averlo, in tempi molto brevi e soprattutto in concomitanza con la fine dei lavori di piazza Municipio, a disposizione di tutti i napoletani e dei turisti. Perché ho sentito alcune sue dichiarazioni che paventavano un suo intervento presso il governo per bloccare il finanziamento ed è la prima volta che si vede che un parlamentare napoletano voglia bloccare un finanziamento così importante per un nodo strategico della città.

Lei ha accennato a un progetto per Mergellina, quale?

Anche lì non va più bene com’è. Mergellina è un altro punto strategico di Napoli. Credo che faremo un incontro tra qualche giorno con la Municipalità e tutte le realtà locali che insistono in quella zona per presentare un progetto di riqualificazione di Mergellina, una sistemazione di tutta l’area in modo da farla diventare ancora più attraente.

Universiadi. Ce la facciamo?

La strada è a ostacoli. Adesso parliamo di sport e la corsa ad ostacoli è uno sport. Credo che ci sarà da lavorare fino al giorno prima dell’inaugurazione, ma con tutte le difficoltà, con tute le insidie, con tutti i capricci istituzionali e politici che abbiamo visto in questa vicenda io credo che Napoli, la Campania e l’Italia faranno una grande figura. Mentre altri rinunciano alle Olimpiadi, noi con una bella, alla fine, sinergia tra tante componenti faremo un evento che sarà importantissimo per Napoli. Con migliaia di atleti e la gran parte degli impianti sportivi della città ristrutturati. Sarà un’ulteriore grande opportunità di immagine forte della città nel mondo, di cultura, di turismo.

Ultima domanda. Non siamo riusciti a capire qual è la vera materia del contendere con De Laurentis.

Questa domanda racchiude un’intervista intera e le do la risposta più breve. Non parlo di De Laurentis!

di Flavio Cioffi