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Parte a Bologna la stagione 2023 di LabOratorio

by Redazione
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Stai zitta!

 

È stata presentata oggi, nella sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, la nuova programmazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. LabOratorio, curato dalla Fondazione del Monte insieme a Mismaonda, riparte il 20 gennaio. 28 appuntamenti – tra spettacoli, rassegne, percorsi tematici e installazioni artistiche – da gennaio a maggio, nel segno della multidisciplinarietà. Uno spazio di comunità per offrire occasioni di ritrovarsi, con mille sollecitazioni culturali, connessioni, intrecci, contaminazioni, scoperte.

ARTE

  • Dal 2 al 12 febbraio. Installazione site specific Seeking Blue Gold di Lucy+Jorge Orta. Curata da Cristina Francucci e Tatiana Basso. Manufatti in legno usati nei sistemi irrigui del mondo rurale accostati a oggetti di fattura contemporanea. Un lavoro incentrato sulla tensione dialettica fra accessibilità alle risorse e profitto, con un richiamo all’anima celata di Bologna. Come prologo all’inaugurazione dell’installazione, si terrà un dibattito fra Andrea Segrè, agronomo ed economista, e il conduttore radiofonico Filippo Solibello.
  • Dall’8 al 10 marzo. Ritratto continuo. Installazione “femminile e plurale” di Francesca Montinaro composta da centinaia di video nei quali, silenziosamente, le donne protagoniste si sporcano le mani per le future generazioni.

LIBRI IN SCENA

  • Mediterraneo inaspettato di Mario Tozzi. Ante-storia del nostro mare attraverso la voce delle specie che lo abitano e dei loro antenati.
  • Confessioni di una coppia scambista al figlio morente di Alessandro Gori. Raccolta di racconti segnati da risate amarissime e deformate in un grido disilluso.
  • Cronache dal Paradiso di Serena Dandini. Storie di “coltivatori di sogni” che non si arrendono al pessimismo dominante, grazie all’arte e alla bellezza.
  • Una famiglia italiana di Santo Versace. Storia di un’azienda trasformata, grazie all’impegno di tre fratelli, in un mito nel campo della moda.
  • Elasticamente parlando di Claudia De Lillo. Storia della rubrica che, con lo pseudonimo di Elasti, ha firmato per oltre dieci anni su un settimanale femminile.

PRIMA DELLA PRIMA (teatro prima dell’anteprima)

  • Come diventare ricchi e famosi di Emanuele Aldrovandi. Quattro attori spiegano il difficile rapporto tra la felicità e la realizzazione personale.
  • Testimonianza di teatro civile di Domenico Iannacone.
  • Prima lettura pubblica del testo del prossimo spettacolo interpretato da Lucia Mascino, The b*easts, che riflette sull’esposizione precoce alla sessualizzazione e alla pornografia nell’era di internet.
  • Prova aperta di Mario Perrotta su Italo Calvino, dalla quale nascerà uno spettacolo dal titolo provvisorio Cantiere aperto S/Calvino.
  • Riflessioni della fisica Gabriella Greison dal suo libro Ogni cosa è collegata, dedicato al pensiero dello scienziato Wolfgang Pauli.
  • Comicanto di Stefano Nosei, che narra il proprio percorso artistico.
  • La matita dei diavoli di Guido Maria Brera, monologo sulla mano invisibile del libero mercato.
  • Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque presentano una prima lettura pubblica dello spettacolo Stai zitta! tratto dal libro di Michela Murgia.
  • Eco periferica, in cui Donatella Allegro, Oscar De Summa, Tita Ruggeri e Andrea Santonastaso raccontano i quartieri decentrati dal cuore della città di Bologna.

CELEBRAZIONI

  • Per ricordare il 250° anniversario della venuta di Mozart in Italia, l’attrice Sonia Bergamasco propone un recital per pianoforte e voce recitante. Brani mozartiani si intrecciano con la lettura di testi sulla vita di Mozart, scritti da Paolina Leopardi, sorella di Giacomo.

PODCAST LIVE

  • Francesca Cavallo presenta Scintille, rivolto ai ragazzi, incentrato sul tema dell’energia.
  • Federica Fracassi presenta le figure di Madame Bovary e Albertine, due delle eroine del podcast Vive! di Alessandra Sarchi.

FILOSOFIA

  • Ripensare il lavoro. Tre serate nelle quali Maura Gancitano e Andrea Colamedici ci parleranno di come spezzare l’incantesimo del lavoro, ma anche di burnout e di meritocrazia.

IL RACCONTO DI FILIPPO

Spettacolo itinerante per tre attori e un numero limitato di spettatori. Visita guidata del complesso architettonico in cui viene data voce a personaggi, storici e fantastici, legati al luogo.