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Rabarama in Costiera Amalfitana

by Annamaria Barbato Ricci
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Ogni centimetro quadrato della magica Costiera Amalfitana, non a caso chiamata Divina Costiera, ha un fascino magnetico.

In quest’estate in cui c’è un prepotente ritorno del turismo, ritenendo archiviata la pandemia da Covid – mentre le rilevazioni raccontano un’altra storia – i Comuni che sono le perle di questa collana di perle di bellezza aggiungono all’offerta turistica consueta eventi, manifestazioni, festival, mostre.

Fra le molte, emerge la mostra diffusa fra Positano e Minori della famosa scultrice RABARAMA, aka Paola Epifani, fra le più apprezzate artiste del panorama dell’arte contemporanea a livello internazionale.

L’iniziativa s’incastona nel Progetto itinerante “Sinàntisi”, volto a diffondere il linguaggio originale e pregnante della scultrice, nata a Roma, che ha manifestato un talento precoce e immaginifico ed è riuscita a trovare una immediatezza nella sua cifra di riconoscibilità.

Tre sue sculture verranno collocate in luoghi significativi dei due Comuni, fra i siti di quest’area Patrimonio UNESCO: sul sagrato della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta di Positano, fino al 20 ottobre, potrà ammirarsi “Im-plosione”; sul Pontile che si protende a mare a Minori saranno installate fino al 20 settembre due opere, “Trans-Porto” e “Trans-lettera”.

L’organizzazione è curata da PhilArt, guidata da Alberto Lenzi, e da Italian Art Collection, diretta da Maria Mucciolo, in collaborazione con i sindaci, di Positano Giuseppe Guida e di Minori, Andrea Reale.

Partiamo, nella nostra immaginaria visita ai due siti, da Positano: “Im-plosione” si pone quasi come un dialogo fra l’antico, rappresentato dalla Chiesa, ove troneggia la miracolosa Madonna Nera e la concettualità dell’arte contemporanea, entrambe, però, destinate a parlare all’interiorità umana. Rabarama ha conquistato, infatti, fama planetaria proprio grazie a questa sua capacità di far emergere, sulla pelle delle figure che realizza, messaggi che parlano un linguaggio immediato e universale, in una metaforica simbiosi con chi le guarda.

D’altronde, l’installazione ha un forte potere evocativo: più di duemila anni fa, Positano fu meta di villeggiatura dei ricchi patrizi e liberti romani e le loro ville, di cui rimangono pochi resti, certamente rifulgevano di sculture dei più importanti artisti dell’epoca.

Secondo l’Artista: “Im-plosione è un’opera che racconta un’evoluzione: nella nostra vita, affrontiamo spesso situazioni in cui la reazione che mettiamo in atto, l’azione che svolgiamo, provoca inevitabili conseguenze.

Tuttavia, per evitare esiti negativi, possiamo permettere al nostro “DNA”, alla nostra essenza, di modificarsi. Un’implosione è, in effetti, uno sconvolgimento interiore totale e possiamo attuarlo dentro di noi solo tramite una profonda riflessione. Tutta la figura è coperta da un pattern ad esagoni, rappresentazione grafica delle cellule e del DNA che compongono ogni essere vivente e custodi della conoscenza atavica; le catenine che incorniciano ogni forma geometrica intendono, inoltre, rafforzare il concetto di particella infinitesimale capace, però, di dare vita ad un Tutto complesso e ricchissimo che è, altresì, in grado di disgregarsi e muoversi, generando pensieri e consapevolezze nuove.

Il sindaco di Positano, Giuseppe Guida, ha espresso la soddisfazione sua e della comunità nell’ospitare tale opera d’arte: “Im-plosione inserisce ancora di più la mia Città in un circuito internazionale che ha tappe in tutto il mondo e dà un motivo in più per il turismo di tutto il mondo per confermare la propria attrazione verso Positano.

Amministrare una Città così speciale vuol dire essere sempre attenti a trovare motivi di attrazione, in un sistema di concorrenza fra mete turistiche basato proprio sulle iniziative che si è in grado di offrire. Rabarama e la sua opera così importante, con il suo seguito di collezionisti e fan, verrà sicuramente apprezzata, oltre che dagli stessi residenti, sia di chi ha già programmato di esserci, sia da chi vorrà venire anche per poter ammirare “Im-plosione”.”

Un’altra cittadina della Costiera che godrà dell’attrattiva di esporre due opere di Rabarama sarà Minori, che ospiterà sul suo pontile ben due sue sculture iconiche.

 

 

Per Trans-Lettera, secondo il sentire dell’Artista: “La posizione di intensa riflessione può solo farci immaginare cosa questa figura stia pensando ed è proprio sulla trasmissione di messaggi diretti, svincolati da quella che è la barriera linguistica, che si incentra quest’opera.

 

 

Quanto a Trans-Porto, Rabarama, incentrandosi anche in quest’opera sul meta-linguaggio, sposta leggermente il cono di osservazione: “L’opera ci invia un messaggio diretto, visibile, riportato direttamente sulla pelle. Sta ad ognuno di noi trovare la chiave di lettura e decifrare il nostro personalissimo spunto di riflessione.

Anche il titolo e la posizione vogliono essere spunti per la meditazione: alla ricerca di una via d’uscita alla predestinazione, l’uomo cerca di ampliare la sua consapevolezza, sia apprendendo nuove nozioni (e da qui il collegamento con la comunicazione e la trasmissione di messaggi), sia osservando il mondo esterno con occhio oggettivo, distante e da una nuova prospettiva, lasciandosi trasportare e tendendo ad esso, come sembra stia facendo la figura.

Le due opere hanno suscitato nel sindaco di Minori, Andrea Reale, alcune profonde osservazioni: “Rabarama è un’artista che è riuscita a creare un ponte magnifico tra classicità e modernità! Il corpo umano e la parola vivono insieme in un connubio perfetto tra la bellezza della forma e la parola, che assurge a principio creatore della forma stessa, diventandone spirito e anima! Come ci dicono le Sacre Scritture, “In principio era il verbo”, poi venne l’uomo! Le sue opere ci riportano proprio in quello spazio metafisico e metalinguistico che si colora di mistero e accende l’immaginazione.

Rabarama fa spettacolo sul mare di Minori, le sue opere diffonderanno un’eco di quella bellezza che dall’antica Grecia risuona in flussi armoniosi e ritmi eleganti insieme al canto delle onde.

La sinfonia è perfetta e l’arte di Rabarama – secondo Reale – si presenta con tutta la sua forza rigenerante alle porte del futuro. Sono altresì lieto che Minori, oltre a un nutrito programma di manifestazioni per il 2022, abbia il privilegio, in un evento per così dire “fuorisacco”, di ospitare, in una posizione così visibile, tanto da annoverarle fra i suoi simboli distintivi di questa stagione estiva, le due opere di Rabarama, che ci permetteranno di entrare nel circuito internazionale dell’arte contemporanea.

E’ la prima volta che a Minori accogliamo un’esposizione artistica in un luogo così visibile e per questo abbiamo scelto di esporre, con Rabarama, il meglio che c’è nel panorama artistico mondiale, ovvero un’artista che ha il seguito planetario di collezionisti e followers.”