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Roberto Lauro di Napoli Capitale si schiera con i lavoratori della Nuova Idea

by Roberto Lauro
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101 lavoratori, dipendenti della Nuova Idea s.r.l., stanno aspettando il loro salario da ben tre mesi!

La Società per cui lavorano, di Caltanissetta, aggiudicataria dei servizi di pulizia di tutte le sedi postali di Napoli e provincia, da mesi ha interrotto il pagamento degli stipendi al personale assunto. Una situazione che non riguarda solo Napoli ma anche altre parti d’Italia.

Quello che a me, Roberto LAURO, candidato al Consiglio Comunale di Napoli per la lista civica NAPOLI CAPITALE, interessa di più sono le 101 FAMIGLIE di lavoratori napoletani che, allo stremo, non sono più in grado di mettere il “piatto a tavola”. Li ho incontrati nei giorni scorsi. Bravi ed onesti lavoratori che pur di portare qualcosa a casa si sottopongono a loro spese a spostarsi nei vari uffici postali per farvi le pulizie anche solo per un’ora e mezza al giorno, perché sono in cassa integrazione al 50%.

Racconti che fanno venire la pelle d’oca ed io, che ho sessantasette anni, sono nato a Napoli e sono ancora innamorato di questa gloriosa città, e da imprenditore mi sono stancato di questo stato di degrado a tutti i livelli, ho deciso di “metterci la faccia” e scendere in campo, per tentare anche col mio piccolo apporto di invertire questa rotta disastrosa. La più brutta malattia a cui ci ha condannati la bieca politica cittadina degli ultimi trent’anni è la RASSEGNAZIONE!

Ed ecco che una vicenda del genere, che vede 101 lavoratori non pagati da mesi, dovrebbe far GRIDARE e protestare tutti i cittadini napoletani. Una vicenda di degrado e di disprezzo dei diritti fondamentali dell’uomo: il diritto al lavoro e alla giusta remunerazione. Per questo l’ho presa a cuore! Anche chiamando in causa la Prefettura e le Poste Italiane di Napoli.

Offrendo la mia solidarietà, anche in nome anche di Napoli Capitale, portata giovedì 23 settembre in piazza unendomi ai lavoratori. Ho anche suggerito possibili soluzioni al rappresentante sindacale presente, che sta portando avanti la richiesta di un tavolo di concertazione tra OO.SS., Società appaltatrice e Poste Italiane di Napoli. Perché chi non da una soluzione al problema fa parte del problema, ed io i problemi, anche nella mia azienda, ho cercato sempre di risolverli nei tempi giusti.

La Vicenda, che ho ricostruito con l’aiuto del racconto di alcuni lavoratori incontrati sotto le Poste di piazza Matteotti, in presidio giornaliero, delle carte fornitemi dal sindacato CESIL, nella persona del sig. Vignatti e dell’avvocato del Sindacato, incontrati nella loro sede di Corso Umberto, è la seguente.

Le Poste Italiane di Napoli indicono una gara per il servizio di pulizia di tutte le loro sedi di Napoli e provincia. In attesa dell’aggiudicazione il servizio viene svolto in via transitoria da una ditta che utilizza 95 operatori assunti a tempo indeterminato e 7 a tempo determinato. L’appalto viene poi vinto per la durata di quattro anni dalla società Nuova Idea s.r.l. di Caltanissetta. Il 24 giugno si tiene un tavolo di concertazione tra varie sigle sindacali dei lavoratori, la società uscente e quella subentrante. La quale assume i 95+7 lavoratori, dei quali due non accettano il passaggio. Il 31 agosto scorso i 5 lavoratori a tempo determinato vengono licenziati. Gli stipendi non si vedono. I sindacati, CESIL in testa, proclamano lo stato d’agitazione e inviano una nota alla Nuova Idea, alle Poste Italiane e alla Prefettura di Napoli, denunciando la situazione e rilevando alcune irregolarità nella gestione dei lavoratori.

Nonostante ciò, i giorni e le settimane passano e i lavoratori sono privi dello stipendio! E’ UNA VERGOGNA.

Le Istituzioni e le Poste Italiane devono trovare una soluzione immediata, sedendosi ad un tavolo di concertazione in PREFETTURA.

Nel frattempo, infatti, risulta che la Nuova Idea s.r.l. sia stata oggetto di un sequestro cautelare per 1,3 milioni di euro da parte della Guardia di Finanza e di due misure cautelari nei confronti di propri amministratori per investimenti fittizi. Ciò significa che non potrà certo più pagare, IN TEMPI BREVI, lei direttamente i suoi lavoratori che hanno già maturato tre mensilità.

Una soluzione a breve? Io la vedo! I sindacati chiedano un incontro in Prefettura con un rappresentante di Poste Italiane munito dei necessari poteri e con un rappresentante della Nuova Idea e, applicando la normativa vigente (la Nuova Idea non può più produrre il Documento Unico di Regolarità Contributiva) chiedano alla Prefettura di imporre a Poste Italiane di pagare direttamente gli stipendi arretrati, versare gli oneri accessori e trattenere tali importi da ciò che l’appaltatore Nuova Idea ha maturato in questi tre mesi. Tutto questo, con un po’ di buona volontà, potrebbe essere fatto in questa stessa settimana. Poi chiamarsi il 2° classificato della gara e chiedere a lui di subentrare nell’appalto assumendo i 101 lavoratori.

PREFETTURA e POSTE il tempo è finito! Basta avere le idee chiare e la VOLONTA’ di risolvere il problema! Noi di Napoli Capitale l’idea ve l’abbiamo data, ora sta a voi.