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Sistema GISA e LIMS, analisi più veloci a disposizione dei cittadini

by Dario Mirella
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L’Autore è Direttore del Dipartimento provinciale di Napoli dell’Arpac.

 

Si chiama LIMS, Laboratory Information Management System, il nuovo software in grado di gestire tutte le attività dei laboratori di analisi dell’Arpac, dall’arrivo del campione ai dati e ai risultati. Gestire un laboratorio attraverso un LIMS vuol dire avere il pieno controllo dei procedimenti analitici perché consente di sapere in quale fase si trovano, quanti reattivi si stanno consumando, quali sono i tempi occorrenti per completare le analisi. Fino a gestire l’archiviazione dei rapporti di prova, cioè i documenti che ne contengono i risultati, addirittura con la firma del dirigente che ha validato i dati.

Si tratta di un sistema già in precedenza operativo in Arpac che è stato recentemente implementato, personalizzato e dotato di caratteristiche particolari grazie al lavoro di una equipe di operatori dell’Arpac guidata da me con il validissimo contributo della referente Sistemi Informativi di Salerno, Patrizia Lambiase. E’ un prodotto aperto, interfacciato con altri software dell’Agenzia e della Regione Campania. Attualmente si interfaccia con il software regionale che gestisce le attività di controllo della sanità legate al DPAR (Documento di Programmazione Annuale Regionale), ossia il piano di monitoraggio in ambito nazionale ed europeo sugli alimenti, sulle acque potabili e altro. Chiaramente è molto importante che la Regione possa comunicare i risultati delle attività di controllo nei tempi richiesti.

Sino a ieri, questo spesso non accadeva perché nel passaggio dei dati dall’Asl all’Arpac, e poi nella loro restituzione, si perdevano alcune delle informazioni che consentono ai dati di viaggiare allineati e quindi andavano corretti. Oggi, invece, i programmi sono concatenati e la Asl provvede al campionamento con una pre-accettazione che viene importata nel nostro nuovo software e i risultati delle analisi confluiscono direttamente nel sistema regionale (GISA). Non solo, quindi, immediatezza della trasmissione, ma anche zero errori.

Il sistema è già partito in fase sperimentale dal 20 marzo, limitatamente alla Asl Napoli 3 Sud. Dal primo maggio sarà operativo per tutte le Asl della Regione Campania, consentendo la piena operatività sull’attività di campionamento effettuata dalla Sanità.

Oltre all’aspetto della immediatezza nella trasmissione ufficiale del dato, sempre importante ma addirittura essenziale quando si tratta di acque soprattutto potabili, c’è quello della comunicazione ai cittadini. Chiunque potrà acquisire in tempo reale i dati sulle acque destinate al consumo umano confluiti presso le Asl e la Regione.

Il secondo step di questo progetto riguarda il collegamento al sistema anche della parte ambientale. Le aree territoriali dell’Arpac effettueranno così il campionamento di matrici ambientali e immetteranno i dati, tramite un tablet, direttamente nel sistema. In fase di accettazione il campione si troverà già caratterizzato e si otterrà una velocità di gestione diversa.

Si tratta di un punto di partenza, perché da una gestione totalmente informatizzata si può arrivare a sviluppare qualsiasi discorso, dalla pianificazione degli approvvigionamenti alle attività possibili e via dicendo. Un po’ come in una grossa azienda, dove la programmazione della produzione avviene sulla base di statistiche definite da questo tipo di software.