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“Terrae Motus” 1980-2020

by Anita Ferraioli
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In occasione dei 40 anni del terremoto, nelle stanze della Reggia di Caserta ha avuto inizio il riallestimento della collezione Terrae Motus ideata dal gallerista napoletano Lucio Amelio. Collezione che la Reggia ospita dal 1994.

A seguito del terremoto del 23 novembre 1980 che colpì Campania e Basilicata, Lucio Amelio organizzò una rassegna dedicata alla tragedia, coinvolgendo i maggiori artisti contemporanei perché sviluppassero i propri messaggi rispetto ad un evento così disastroso. Risposero all’appello personaggi quali Joseph Beuys, Mimmo Paladino, Keith Haring, Robert Rauschenberg, Andy Warhol.

Il progetto avviato dalla direttrice Tiziana Maffei con la collaborazione di Angela Tecce, storica dell’arte, parte da una rilettura della raccolta. Una parte delle 72 opere della collezione sarà riallestita nell’arco di un anno. La ricollocazione di 21 opere all’interno degli spazi più importanti del palazzo, le stanze principali, permettendone una fruizione diretta lungo il percorso museale tradizionale. Una scelta precisa dovuta al “tentativo di sperimentare un dialogo diretto tra le opere e spazi di forte tradizione e visione culturale” – ha dichiarato Tiziana Maffei – “in questo periodo di studio e di approfondimento della collezione Terrae Motus ogni opera ha trovato la sua collocazione naturale in dialogo diretto con gli ambienti”.

La mostra si aprirà con Terremoto in Palazzo di Joseph Beuys per dichiarare che ogni uomo al suo interno possiede un palazzo reale e lo vive con la propria volontà. Attraversando gli appartamenti reali troveremo le opere di Richard Long, Gianni Pisani, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Julian Opie, Mimmo Paladino, Nino Longobardi e Robert Rauschenberg, per poi arrivare, alla fine del percorso, al Fate Presto di Andy Warhol che in questo caso “chiede ad ognuno di noi di fare presto e svegliarsi dalla propria realtà utilizzare il proprio pensiero critico, la propria volontà per dare risposta ad una società che aspetta un cambiamento”.

In attesa della riapertura dei musei e di potere nuovamente beneficiare dell’arte e della cultura, nonché della mostra dal vivo, è in atto un’intensa attività sui social e sul sito internet istituzionale per permettere di scoprire, almeno virtualmente per ora, i dettagli delle opere.