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Trasporto Pubblico: gli affidamenti “net cost” dell’Acamir

by Giuseppe Grimaldi
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trasporto pubblico

L’Autore è Direttore Generale dell’ACaMIR – Agenzia Campana per la Mobilità le Infrastrutture e le Reti

Sulle riflessioni e sul dibattito aperto in tema di trasporto pubblico locale si ritiene offrire un contributo informativo in ragione del complesso processo di riforma del settore che si sta attuando in Campania sin dal 2013, alla luce delle disposizioni nazionali intervenute in materia.

Difatti, con l’avvio di tale riforma sono state conferite alle Regioni e agli Enti locali funzioni e compiti amministrativi in materia di servizi pubblici di trasporto di interesse regionale, prevedendo l’attivazione di procedure concorsuali per l’individuazione degli affidatari dei contratti di TPL, allo scopo di incentivare il superamento di assetti monopolistici ed introdurre regole di concorrenzialità nella gestione dei suddetti servizi (D.Lgs. n. 422/1997).

La Regione Campania, con la legge regionale n. 5 del 6 maggio 2013, nel dare attuazione all’art. 3 bis della legge 14 settembre 2011 n. 148, ha individuato il territorio regionale quale Bacino Unico Ottimale per lo svolgimento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale e la Regione stessa è stata designata quale Ente di governo dell’individuato bacino. Ai sensi dell’art. 1, comma 90, della suddetta legge regionale, la partecipazione degli Enti locali al processo di pianificazione, gestione e controllo dei servizi di Trasporto Pubblico Locale è garantita attraverso l’istituito organo di raccordo istituzionale denominato Comitato di Indirizzo e Monitoraggio.

Con deliberazione della Giunta Regionale della Campania, n. 36/2016 è stato stabilito di assegnare i servizi minimi su gomma mediante procedura di gara a evidenza pubblica, garantendo in ogni caso la continuità dei servizi non interrompibili di trasporto pubblico locale su gomma nel periodo necessario per l’aggiudicazione e il subentro degli aggiudicatari con la prosecuzione fino a 2 anni degli affidamenti di servizi TPL su gomma con gli attuali esercenti, salvo eventuale subentro degli stessi aggiudicatari prima della scadenza.

Con il supporto tecnico dell’Agenzia Campana per la Mobilità le Infrastrutture e le Reti – ACaMIR sono state sviluppate le analisi tecnico-trasportistiche necessarie alla individuazione dei lotti di gara in cui suddividere il Bacino unico Regionale individuando, nella fattispecie, quattro lotti che includono i servizi minimi di TPL su gomma relativi alla Provincia di Salerno ed al Comune di Salerno (lotto 1), Province di Avellino e Benevento ed ai Comuni di Avellino e Benevento (lotto 2),  Provincia di Caserta ed al Comune di Caserta (lotto 3) e Città Metropolitana di Napoli (lotto 4).

Con riferimento al Comune di Napoli, invece, la Giunta Regionale della Campania ha stabilito la costituzione di un tavolo istituzionale finalizzato alla definizione di un accordo per il trasferimento delle risorse e per la gestione dei servizi ai sensi della normativa europea, anche allo scopo di favorire un processo di efficientamento, razionalizzazione ed economicità con i servizi già finanziati dal medesimo Comune.

A seguito dell’avviso di pre-informazione pubblicato a dicembre 2016 è iniziata la lunga, complessa e articolata procedura per l’affidamento in concessione dei servizi minimi TPL su gomma del bacino regionale attivata dall’ACaMIR – individuata, nella sua qualità, stazione appaltante per la procedura – a seguito di quanto disposto dalla Giunta Regionale della Campania con deliberazione n. 793/2016, con l’indizione della gara ristretta suddivisa in 4 lotti, per un importo decennale complessivo della concessione, oltre IVA e/o altre imposte e contributi di legge, oltre ricavi da traffico, per tutti i quattro lotti di 2,22 miliari di euro, per l’affidamento in concessione “net cost”.

Con la documentazione di gara, predisposta in coerenza con quanto previsto dalle Deliberazioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 49/2015 e n. 154/2019, è stata posta particolare attenzione da un lato al Piano Economico Finanziario, richiesto ai concorrenti e finalizzato a dimostrare la sostenibilità economico-finanziaria dell’offerta, che deve assicurare un’adeguata remunerazione del capitale investito e che dovrà fornire uno strumento di supporto alla gestione contrattuale, e dall’altro al tema del trasferimento del personale dal Gestore uscente al Subentrate attraverso la clausola sociale a tutela dei lavoratori, conformemente agli indirizzi espressi dalle Deliberazioni della Giunta Regionale n. 384/2018 e n. 597/2018, al fine di garantire la stabilità occupazionale del personale

Grande rilevanza, inoltre, è stata attribuita al piano di potenziamento e rinnovamento del parco veicolare, secondo gli ultimi standard tecnologici e di impatto ambientale, oggetto di uno specifico e significativo punteggio di gara. Tale piano di rinnovamento offerto dagli aggiudicatari affiancherà quello già ingente messo in campo dalla Regione Campania con l’acquisto di oltre 900 nuovi autobus concessi, prevalentemente, agli aggiudicatari in usufrutto oneroso.

Infine, particolare attenzione è stata dedicata al tema della qualità dei servizi con la previsione, nel rispetto delle norme e degli indirizzi di settore, di un articolato sistema di penalità e premialità legate alle performance raggiunte, della carta dei servizi, di un monitoraggio continuo e sistematico della qualità erogata e percepita, dell’obbligo di conseguire la certificazione specifica per la qualità dei servizi di trasporto pubblico locale.

All’esito di questa gara, le cui offerte da parte degli operatori economici ammessi devono pervenire entro il 28.09.2020 e che, pertanto auspico, emergenza permettendo, si possa completarsi entro quest’anno, si prevede in sintesi:

  • Il passaggio da circa 120 contratti di servizio a non più di 5 contratti di servizio (comprensivo di quello della città di Napoli) per la gestione del trasporto pubblico in Campania;
  • il potenziamento dei servizi offerti (i km aggiuntivi offerti sono oggetto di specifico punteggio);
  • una programmazione integrata e cadenzata dei servizi con la riduzione complessiva del numero di operatori;
  • il potenziamento e completo rinnovamento della flotta veicolare, dotata dei più moderni comfort e tecnologie avanzate e di minor impatto ambientale per dare un servizio serio e di qualità agli utenti;
  • il miglioramento della qualità del servizio offerto attraverso un monitoraggio sistematico e continuo delle prestazioni offerte agli utenti e l’applicazione di un sistema di penalità e premialità incentivante;
  • la possibilità di offrire nuovi e più evoluti servizi ai clienti in termini di infomobilità, di bigliettazione elettronica integrata ed interoperabile.

In definitiva, la gestione complessiva del trasporto pubblico locale da rendere sicuramente più efficace ed efficiente mediante la riduzione del numero dei contratti di servizio, unitamente ai tanti altri obiettivi che sono stati prefissati con la procedura di gara in essere, non ritengo possa limitare o inficiare nuove e ambiziose scelte in termini di Governance unitaria del settore, d’altra parte tale affidamento in concessione decennale ha dettato già un preciso indirizzo e cioè quello di determinare un gestore unico per ciascun lotto individuato nell’ambito del Bacino unico Regionale.